M5S, Ciampi: "Gli angeli del Covid dimenticati da De Luca”

“Il Movimento 5 Stelle ha votato convintamente la proposta di deliberazione approvata oggi in merito alla richiesta di indizione di referendum abrogativo della legge Calderoli, contro la quale ci siamo battuti in prima linea sin da subito.

La forma di regionalismo introdotta dall’autonomia Spacca-Italia è divisiva e competitiva, totalmente indifferente della cornice solidaristica ed egualitaria delineata dai principi fondamentali della Costituzione. Con questa legge il quadro delle normative statali e regionali diventerà un coacervo ancora più intricato e indecifrabile di quanto non sia oggi. Questa architettura istituzionale sbilenca, traballante e variopinta determinerà la creazione di uno Stato Arlecchino che penalizzerà la Campania e il Sud”. Dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Ciampi.

“Il Movimento 5 Stelle è per fare tabula rasa di questa legge con la completa abrogazione. Tuttavia, per scongiurare il rischio di inammissibilità delle proposte di referendum abrogativo, avevamo depositato emendamenti e sub-emendamenti volti ad aggiungere, al quesito abrogativo parziale presentato dalla maggioranza, tre quesiti abrogativi parziali ulteriori e distinti, al fine di sottoporre al corpo elettorale singoli e distinti quesiti, aventi ciascuno carattere omogeneo e unitario. Nel dettaglio le nostre proposte miravano a dare maggior peso al ruolo delle Camere nel processo di approvazione delle singole intese, ad abolire la categoria residuale delle materie non LEP e a cancellare la corsia preferenziale creata dalla disposizione che fa salve le procedure già avviate in alcune regioni. Al solo fine di tenere unito e compatto il fronte referendario in tutte le regioni proponenti, abbiamo scelto di ritirarle e votare favorevolmente anche il quesito abrogativo parziale proposto dalla maggioranza regionale. L’autonomia differenziata è provvedimento sciagurato - conclude Ciampi - e noi continueremo a supportare ogni iniziativa utile a ottenerne l’abrogazione”.