Sarà riattivata l’8 aprile la circolazione ferroviaria sulla linea Foggia-Benevento, sospesa dallo scorso 12 marzo a causa di una frana che ha interessato l'intera area. I conseguenti disagi, a pochi giorni dalle festività pasquali, hanno coinvolto tutta la Puglia ed anche il territorio di Brindisi.
Un isolamento sottolineato anche dal presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, che recentemente ha chiesto dei chiarimenti sul ripristino del servizio direttemente al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
Da quanto si apprende oggi (27 marzo), oltre 70 tecnici di Rete ferroviaria italiana e imprese appaltatrici qualificate stanno lavorando per ridurre i disagi e anticipare la riattivazione, prevista inizialmente per il 14 aprile.
“Cambiamenti climatici e dissesto idrogeologico sono purtroppo una realtà che a volte coinvolge anche la rete ferroviaria – ha detto l’amministratore delegato e direttore generale di Rete ferroviaria italiana, Gianpiero Strisciuglio -. Lo sforzo che stiamo facendo per ripristinare la circolazione tra Foggia e Benevento è senza eguali. Tecnici, operai e ingegneri hanno lavorato dal primo giorno con il massimo impegno".
Dopo le piogge dello scorso 12 marzo, a seguito di un’ispezione da parte del personale specializzato di Rfi, sono stati riscontrati dei movimenti franosi che hanno interessato la galleria Starza e che hanno causato un dissesto per circa 250 metri nel tratto Ariano Irpino – Montecalvo. Immediata l’interruzione della circolazione ferroviaria.
Ulteriori approfondimenti hanno evidenziato dei danneggiamenti a uno dei pozzi di areazione della galleria nonché un dissesto localizzato dell’opera.
Per la messa in sicurezza dell’infrastruttura, quindi, sono stati rimossi i detriti presenti sulla sede ferroviaria e demoliti e poi ricostruiti dei brevi tratti del piedritto, i sostegni verticali dei binari. In galleria i tecnici stanno lavorando per proteggere la base del pozzo di areazione e procedere al successivo tombamento. Gradualmente si sta procedendo alla realizzazione di una parete di calcestruzzo armato alla base del pozzo, in modo da isolare e proteggere il sedime ferroviario.
Contestualmente proseguono le attività necessarie al monitoraggio geologico, anche mediante l’istallazione di sensori ad ampio spettro.