“Basta promesse e temporeggiamenti: vogliamo che la Legge di iniziativa popolare per persone con gravi patologie disabilitanti, sottoscritta da dodicimila persone, venga portata in Consiglio regionale. La Commissione sanità dimostri con i fatti l’intenzione di tutelare i più fragili tra i fragili”.
È il grido d’allarme che ieri una delegazione di familiari e rappresentanti del Comitato Diritto alla Cura, hanno affidato alla Consigliera regionale Roberta Gaeta, manifestando enorme preoccupazione per l’attuale situazione di stallo.
“Nel mentre si temporeggia ben oltre i termini previsti dallo Statuto regionale – commenta la portavoce del Comitato, Annarita Ruggiero – alcuni Distretti, come il Distretto 60 in provincia di Salerno, continuano nel tentativo di 'deportazione' di disabili gravi e gravissimi in RSA. In strutture, cioè, assolutamente inidonee a prestar loro l’assistenza di cui necessitano quotidianamente. È sempre più forte il timore che questo disegno sia finalizzato a svuotare la legge, e quindi a vanificarla, prima dell’approvazione. Tutto questo accade anche perché manca una normativa regionale di riferimento come la nostra Legge di iniziativa popolare”.
All’incontro erano presenti, con una delegazione, anche le famiglie di questi pazienti. “Alla Consigliera Gaeta – hanno detto – abbiamo chiesto di farsi portavoce delle nostre istanze in tutte le sedi regionali. Alla sua attenzione abbiamo portato atti - come decreti assurdi e incomprensibili, rispolverati dopo dieci anni, che 'sbianchettano' i disabili quasi a volerli cancellare davvero dalla realtà – ma anche racconti, storie fatte di uomini, di donne e di sacrifici”.
La Consigliera Gaeta ha garantito il massimo sostegno, promettendo ulteriori iniziative sia in Commissione Sanità che presso l’Assessorato e gli uffici preposti, affinché si esca dall’attuale incomprensibile situazione di stallo e si porti quanto prima la Legge in Consiglio, anche nel rispetto dei dodicimila cittadini che l’hanno sottoscritta. Nel contempo, la Consigliera ha garantito ogni intervento possibile affinché – nelle more dell’approvazione della legge di iniziativa popolare – le condizioni di questi pazienti vengano rivalutate in commissioni UVBR svolte secondo quanto prescritto dalle normative vigenti.
“Provvederò a fare in modo che coloro che ne hanno la responsabilità, diano conto del loro operato" dichiara la Consigliera Gaeta. E aggiunge: " La salvaguardia delle persone, per di più con gravi patologie, non deve conoscere differenze e deve diventare un obiettivo comune. Ritengo infatti inammissibile che vengano ignorati i bisogni fondamentali di pazienti gravi”.