Recensione - 'Balcone a tre piazze', risate d'assalto con Biagio Izzo a  teatro | ILMONITO

La programmazione nei teatri del Circuito Teatro Pubblico Campano dal 27 marzo al 2 aprile 2023:

Teatro Eduardo De Filippo di Agropoli

Info 3247879696

Martedì 28 marzo, ore 20.45

Teatro Lendi di Sant’Arpino (CE)

info 0818919620, 3478572222

Da mercoledì 29 a venerdì 31 marzo, ore 20.30

Cardellino srl

presenta

Silvio Orlando in

La vita davanti a sè

dal testo La Vie Devant a soi

di Romain Gary (Emile Ajar)

direzione musicale Simone Campa

con

l’Ensemble dell’Orchestra Terra Madre

Simone Campa (chitarra battente, percussioni)

Maurizio Pala (fisarmonica)

Kaw Sissoko Kora (Djembe)

Marco Tardito (clarinetto, sax)

scene Roberto Crea , disegno luci Valerio Peroni

costumi Piera Mura

assistente alla regia Maria Laura Rondanini

direttore di scena Luigi Flammia

fonico Gianrocco Bruno

riduzione e regia Silvio Orlando

Pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, al centro di un discusso Premio Goncourt, La vita davanti a sé di Romain Gary è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani. Un romanzo commovente e ancora attualissimo, che racconta di vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia. Silvio Orlando ci conduce dentro le pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di Momò diventando, con naturalezza, quel bambino nel suo dramma. Un autentico capolavoro "per tutti" dove la commozione e il divertimento si inseguono senza respiro. Inutile dire che il genio di Gary ha anticipato senza facili ideologie e sbrigative soluzioni il tema dei temi contemporaneo la convivenza tra culture religioni e stili di vita diversi. Il mondo ci appare improvvisamente piccolo claustrofobico in deficit di ossigeno I flussi migratori si innestano su una crisi economica che soprattutto in Europa sembra diventata strutturale creando nuove e antiche paure soprattutto nei ceti popolari, i meno garantiti. Se questo è il quadro quale funzione può e deve avere il teatro. Non certo indicare vie e soluzioni che ad oggi nessuno è in grado di fornire, ma una volta di più raccontare storie emozionanti commoventi divertenti, chiamare per nome individui che ci appaiono massa indistinta e angosciante. Raccontare la storia di Momo’ e Madame Rosa nel loro disperato abbraccio contro tutto e tutti è necessario e utile. Le ultime parole del romanzo di Garay dovrebbero essere uno slogan e una bussola in questi anni dove la compassione rischia di diventare un lusso per pochi: BISOGNA VOLER BENE

Cinema Teatro Italia di Eboli

Info 0828365333

Martedì 28 marzo, ore 20.45

AG Spettacoli & Top Agency
presentano

Francesco Cicchella in

Bis

Francesco Cicchella si gioca tutte le sue carte in un one man show esilarante, nel quale ritroviamo i suoi cavalli di battaglia (come le parodie dei cantanti Ultimo, Achille Lauro, Massimo Ranieri) e performances completamente inedite.

La comicità si sposa con la musica, come da sempre nello stile del giovane showman, per dare vita ad uno spettacolo ricco di emozioni e risate.

Sul palco, oltre all’artista partenopeo, che firma anche la regia, troviamo la sua fedele spalla Vincenzo De Honestis, la band composta da 8 elementi, diretta dal maestro Paco Ruggiero e due ballerine, che impreziosiscono lo show con le coreografie di Margherita Siesto. Lo spettacolo è scritto da Francesco Cicchella, Gennaro Scarpato e Vincenzo De Honestis.

Cinema Teatro Modernissimo di Telese

Info 0824976106

Martedì 28 marzo, ore 20.30

Teatro Comunale Mario Scarpetta di Sala Consilina

Info 3498713124

Mercoledì 29 marzo, ore 20.45

Idue srl presenta

O Tello, o...io

di Francesco Paolantoni

con 

Francesco Paolantoni, Stefano Sarcinelli,

Susy Del Giudice, Fabio Balsamo, Arduino Speranza

scene Mauro Paradiso, costumi Anna Zuccarini

musiche Antonio Annona, aiuto regia Nicola Miletti

regia Francesco Paolantoni

Una serata filo…drammatica è uno spettacolo che con una scrittura ispirata alla commedia dell’arte, dal ritmo veloce, e con il meccanismo del “teatro nel teatro” racconta le disavventure di una compagnia amatoriale (tutti sempre rigorosamente in scena) che nel primo atto è intenta a fare le prove di uno spettacolo che debutterà l’indomani sera.

Il testo scelto dal regista, (sicuro che le compagnie amatoriali, non dovendo subire i tagli alla cultura e allo spettacolo sono l’unica risorsa per portare avanti il teatro) un po’ per allontanarsi dal classico repertorio eduardiano delle compagnie amatoriali un po’ perché vuole affrontare il tema della gelosia, sentimento che solitamente tende a rovinare i rapporti è Otello.

Il primo atto si sviluppa tra il tentativo di provare lo spettacolo, le deliranti discussioni interpersonali tra i vari attori, le dissertazioni psicologiche sui rapporti e la disperazione per la notizia che l’attore che avrebbe dovuto interpretare proprio il protagonista non verrà più, l’unica soluzione è che il regista stesso dovrà interpretare Otello senza però conoscerne la parte.

Nel secondo atto, col palcoscenico diviso in due, da una parte lo spettacolo in corso e dall’altro i camerini, si assisterà simultaneamente e contemporaneamente sia alla impietosa messa in scena di Otello (con un inevitabile finale diverso che mai avrebbe immaginato Shakespeare) che agli strambi eventi degli attori affrontati nei camerini.

Il finale oltre a essere imprevedibile non è un vero finale, perché…

Teatro Magic Vision di Casalnuovo

Info 0818030270, 3292180679

Giovedì 30 marzo, ore 20.45

Teatro delle Arti di Salerno

info 089221807

Sabato 1, ore 21.00, e domenica 2 aprile, ore 18.30

Tradizione e Turismo e AG Spettacoli

presentano

Biagio Izzo in

Balcone a tre piazze

di Mirko Setaro e Francesco Velonà

con

Mario Porfito, Carla Ferraro, Roberto Giordano

Adele Vitale, Ciro Pauciullo

costumi Federica Calabrese, scene Massimo Comune

luci Luigi Raia, musiche Antonio Caruso

regia Pino L’Abbate

Napoli. Antivigilia di Natale. Un’insolita bufera ha interrotto tutti i collegamenti col resto dell’Italia. A causa della bufera, Alfredo ha dovuto rinunciare a un viaggio con la moglie, con cui è separato da sei mesi, un viaggio in cui sperava di riallacciare i rapporti con lei.

Mentre è da solo in casa, sente bussare al balcone. Un uomo infreddolito gli chiede di farlo entrare. È Riccardo, l’amante della signora a fianco. È dovuto scappare sul cornicione perché, a causa della tempesta, il marito è tornato a casa prima del previsto. La signora a fianco, però, è Elis, nuova e giovane moglie venezuelana di Michele, amico e vicino di Alfredo.

Alfredo, il giorno prima della vigilia di Natale si ritroverà a vivere una favola al contrario. Sarà, infatti, costretto a coprire la tresca di Elis ai danni del suo amico Michele, spacciando Riccardo per suo cugino. Dovrà recuperare il rapporto con sua moglie. E dovrà anche fronteggiare Ciro, un rapinatore capitato anch’egli sul suo balcone per scappare dall’appartamento in cui si era introdotto.

La bufera inaspettata, insomma, ha sconvolto i piani di tutti i personaggi, che si trovano a vivere una vigilia di Natale piena di equivoci.

Teatro Delle Rose, Piano Di Sorrento

info 0818786165, 3385003816

Giovedì 30 marzo, ore 21.00

Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta

info 0823444051

Da venerdì 31 marzo a domenica 2 aprile

(venerdì ore 20.45, sabato ore 19.00, domenica ore 18.00)

ITC 2000
distribuzione Terry Chegia

in collaborazione con Best Live per la Campania

presentano

Stefano De Martino in

Meglio stasera

quasi-one man show

di Stefano De Martino e Riccardo Cassini

regia Riccardo Cassini

‘Meglio stasera che domani o mai’, cantava negli anni 60 Miranda Martino in una piccola canzone gioiello arrangiata da Morricone. È quello che pensa Stefano De Martino: stasera è proprio il momento giusto per venire a incontrarlo a teatro e trascorrere insieme un paio d’ore spensierate, nel senso letterale del termine ma soprattutto per conoscerlo meglio.

Forse, ‘conoscerli’ meglio, perché non c’è un solo Stefano. C’è lo Stefano che racconta: dall’infanzia in un paese affascinante e difficile, al susseguirsi dei tanti episodi legati al semplice lavoro di fruttivendolo prima, ballerino poi, infine intrattenitore a tutto campo. C’è lo Stefano ‘crooner’: insieme agli otto orchestrali della Disperata Erotica Band, sospesa fra Carosone e Sanremo, metterà in scena giochi musicali, mash up e virtuosismi canori con una sola regola: “Non è mai una sola canzone per volta”.

Insomma, un’offerta speciale armonica, elegante e intrigante.

C’è lo Stefano danzatore: nonostante – ma solo a suo dire – si sia accumulata un po’ di ruggine fra le giunture del ballerino di un tempo, è il momento di rimettersi in gioco, anzi, in ballo. E lo farà accompagnato nelle coreografie da alcuni ballerini professionisti (ex?) colleghi di qualche stagione addietro: la sfida è lanciata. C’è lo Stefano imprevedibile, quello dell’allegria e dei giochi in tv, quello che dialoga e empatizza: gag, monologhi umoristici, riferimenti insospettabilmente colti, improvvisazioni e scherzi col pubblico. E infine c’è lo Stefano che… va be’ ma non possiamo dire tutto-tutto-tutto…

Venite a guardare il primo sorprendente spettacolo live di Stefano De Martino. Meglio stasera.

Teatro Diana di Nocera Inferiore

info 3347009811

Venerdì 31 marzo, ore 20.45

Imarts

International Music & Arts

presenta

Claudia Gerini e Solis String Quartet

in

Qualche estate fa

vita, poesia e musica di Franco Califano

da un’idea di Solis String Quartet

soggetto e testo di Stefano Valanzuolo 

canzoni Franco Califano
arrangiamenti Antonio Di Francia

regia Massimiliano Vado

La storia artistica di Franco Califano si è sempre intrecciata, per scelta consapevole, con quella umana, al punto che il personaggio, forse, ha spesso finito con il mettere in ombra l'autore di tanti successi.

Qualche estate fa prova a riportare in equilibrio le due dimensioni, facendo di alcune canzoni molto amate il punto di partenza per raccontare la vita dell’autore.

Il testo, per sfuggire alla tentazione di riproporre stereotipi dongiovanneschi e sottrarsi ai pericoli del raffronto col modello originale, è interamente declinato al femminile.

Si susseguono nove quadri, narrati da altrettante voci di donne diverse: personaggi soprattutto di fantasia che raccontano aspetti e storie riferibili, nella realtà, all'uomo e all'artista.

Ogni quadro culmina in una canzone di Califano, di modo che la musica si ponga come didascalia al racconto, e non viceversa.

Canzoni: Un Tempo Piccolo - Un’estate Fa - Io Non Piango - Minuetto - La Nevicata Del ‘56 - La Musica È Finita - Io M’embriaco - La Mia Libertà - Tutto Il Resto È Noia.