«La Regione faccia chiarezza sul piano di dimensionamento scolastico della città di Caserta adeguandosi a quelle che sono le indicazioni del Tar: il limbo in cui si trovano famiglie, bambini e docenti è pericolosissimo anche in considerazione delle prescrizioni anti-Covid che devono essere messe in atto per permettere ai nostri figli di andare in classe in sicurezza».
Lo chiede a gran voce il consigliere regionale della Lega Gianpiero Zinzi che si è sempre detto contrario al modello di riorganizzazione predisposta dal Comune capoluogo e ratificata dalla Regione. «Ho già espresso le mie preoccupazioni con un’interrogazione lo scorso 23 maggio – ha proseguito Zinzi – che sono state poi confermate dal Tar che, con un Decreto cautelare monocratico, ha disposto la sospensiva degli effetti del piano imponendo alla Regione di rivedere lo stesso entro il 31 agosto. Inutile dire che, ad oggi, nulla è stato fatto ponendo le scuole in una condizione di impotenza rispetto alle decisioni da dover prendere. Mi preoccupano e non poco le voci di possibili lezioni in container alla De Amicis e in altri istituti della città. E’ giusto che le famiglie sappiano quando e dove faranno lezioni i loro bambini anche perché, in assenza del piano, l’altra grande incognita è rappresentata dalle lezioni pomeridiane al netto dell’incertezza sull’inizio dell’anno scolastico che oscilla tra il 19 e il 24 settembre».