Sabato 22 marzo torneremo a scioperare. A protestare contro la gestione del personale saranno tutti i lavoratori dell’EAV Ferrovia, per 4 ore, dalle 19:40 alle 23:40.
Da oltre due anni ci trasciniamo dietro errori ed inefficienze nel Servizio Ferroviario che non fanno altro che rendere “tossico” il rapporto tra azienda e Lavoratori, ed il merito è esclusivamente di chi gestisce male il servizio e, nonostante le varie sollecitazioni e le decine di riunioni sindacali, non ha ancora ben capito quale sia il loro ruolo e l’importanza che ha nel Trasporto Pubblico Locale in Campania.
Da oltre due anni dai nostri salari mancano competenze, ore di lavoro straordinario ed indennità regolarmente lavorate, che si “perdono” nel software di gestione. Negli anni precedenti al 2023 purtroppo avevamo lo stesso problema ma una revisione generale aveva, per fortuna, sanato le mancanze del 2021 e del 2022, poi tutto è ricominciato...
Da oltre due anni i Lavoratori sono “costretti” ad utilizzare un’app aziendale per visualizzare i turni da effettuare, che però non risponde completamente alle loro esigenze, dà un quadro parziale delle turnazioni e non funziona sempre come dovrebbe.
Da oltre due anni la bigliettazione sul treno si è moltiplicata a dismisura, a causa delle tante (TROPPE) biglietterie, colpevolmente, chiuse dall’EAV, eppure per chi emette biglietti non c’è alcuna garanzia se incassa denaro falso, oppure viene rapinato.
Il personale con più abilitazioni viene gestito senza regole e senza garanzie, seguendo l’estro del “capo di turno”, con la certezza che per casi analoghi, nei giorni successivi, avrà un trattamento diverso, in base a chi sarà a coordinarlo.
Per questi e per tanti altri motivi, noi protestiamo, non ci sono rivendicazioni economiche o salariali, è uno sciopero per chiedere regole certe nella gestione dei Lavoratori e per il pagamento, in busta paga, di quanto effettivamente ognuno di noi lavora. Abbiamo cercato ogni occasione di confronto con l’EAV e, a fronte di una disponibilità a discutere di questi problemi, poi non abbiamo riscontrato alcuna effettiva e concreta disponibilità a risolverli, purtroppo innanzitutto da parte del dirigente del settore.
Lo sciopero di domani più che una protesta è un appello al management dell’Ente Autonomo Volturno perché riveda il proprio atteggiamento nei confronti dei dipendenti.