La Camera penale di Napoli denuncia "evidenti criticità nel sistema di gestione del processo penale telematico", sottolineando di essere rimasti "puntualmente inascoltati dal ministero".
"Nonostante le innegabili patologie del portale ministeriale e dei protocolli applicativi, che avrebbero imposto uno slittamento dei termini di entrata in vigore delle nuove procedure, con un decreto del 27 dicembre scorso il governo ha imposto la data del primo gennaio, gettando nel caos l'intera macchina giudiziaria - si legge in una nota stampa -. Apprendiamo con favore che anche l'Anm e la Procura Generale pongono l'accento sulle 'difficoltà' e sui 'gravi disagi' legati al nuovo sistema". "In queste ore ci siamo mobilitati per fornire ai colleghi un breve vademecum per districarsi tra le nuove procedure e le varie scadenze e stiamo analizzando nei dettagli tutti i problemi pratici legati alla gestione del processo telematico per discuterne in tempi brevi con i vertici degli uffici giudiziari napoletani, provando a dare un contributo per evitare ulteriori danni - conclude la nota stampa -. In sintonia con le reiterate osservazioni critiche dell'Unione Camere Penali, avevamo spiegato che un avvio forzato del sistema, senza una adeguata sperimentazione, avrebbe messo a serio rischio l'esercizio del diritto costituzionale alla difesa ed i fatti di queste ore ci stanno dando ragione".