“L’ennesimo episodio di violenza ai danni dei colleghi di scorta e dell’on. Francesco Emilio Borrelli, è un atto vile – dichiara il Segretario Generale del Sindacato di polizia Coisp di Napoli Giuseppe Raimondi, che così continua.- La malavita, nella nostra città partenopea, è un cancro che dev’essere estirpato con tutti i mezzi.
Il problema, purtroppo, sta nel fatto che le pene previste per questi reati, come quello subìto dai nostri colleghi e dall’on. Borrelli, non sono molto elevate per cui l’autore beneficerà di garanzie che difficilmente lo vedranno in galera. Il malavitoso che coscientemente decide di delinquere, contrariamente a quanto realmente accade oggi, dovrebbe scontare in carcere fino all’ultimo minuto della pena stabilita, solo questo potrebbe essere un deterrente e l’on. Borrelli ed i colleghi, come tutti coloro che subiscono reati di tal genere, avrebbero la “vera” giustizia. Non si può certo pretendere dalle forze dell’ordine, o da politici “atipici” come l’on. Borrelli, la risoluzione dei problemi; la politica tutta deve assumersi le responsabilità e prendere atto in modo definitivo che le attenuanti, per siffatti delinquenti, non fanno bene alla collettività onesta rispettosa delle regole e del vivere civile. Sono anni ormai che chiediamo di eliminare benefici, pene sospese e tante altre garanzie per questi criminali. Il nostro auspicio è – conclude il leader partenopeo del Coisp – che questo episodio di violenza faccia riflettere il Governo con molta attenzione su tale ennesima vicenda criminale che di fatto costituisce solo la punta di un, ben più mastodontico di quanto realmente appaia e possa mettere in atto nuove norme affinché le condanne inflitte a chi delinque siano scontate in galera e per intero, senza più benefici. Ai nostri colleghi e all’on. Francesco Emilio Borrelli va la nostra totale solidarietà per quanto accaduto.”