Giovedì 21 novembre alle ore 10 presso la Sala Baroni del Maschio Angioino alla presenza del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, si apriranno a Napoli due giornate di convegno dedicate a Giuseppe Galasso, tra i più insigni rappresentanti della storiografia europea della seconda metà del Novecento e maestro di tante generazioni di studiosi.
L’iniziativa promossa dalla Fondazione Biblioteca Benedetto Croce in collaborazione con la Società napoletana di storia patria e l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli sarà dedicata al tema “Giuseppe Galasso tra storia e vita civile” e sarà suddivisa in tre sessioni. Dopo la mattinata di apertura con gli interventi, tra gli altri, di Luigi Mascilli Migliorini e Andrea Giardina sul tema dell’eredità di Galasso inquadrata nella cornice della storiografia italiana ed europea, il convegno proseguirà giovedì pomeriggio a partire dalle 15 sempre al Maschio Angioino ma nella sede della Società napoletana di storia patria, della quale Galasso fu per trent’anni presidente. Tema del dibattito sarà il suo impegno politico che seppe unire a quello accademico e del significativo ruolo che svolse nella vita civile.
“Questo convegno - sottolinea il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi - ricorda un grande intellettuale, uno straordinario accademico, un amico. Una persona che ha saputo descrivere nella sua lunga carriera la nostra Città, le sue radici, la sua storia. È un’eredità importante quella che Giuseppe Galasso ci ha lasciato, dobbiamo coltivarla mettendola a disposizione del presente e del futuro”.
L’appuntamento conclusivo del convegno si svolgerà venerdì 22 novembre a partire dalle 10 nella Biblioteca Pagliara dell’Università Suor Orsola Benincasa dove Galasso è stato per vent’anni professore di Storia moderna del Dipartimento di Studi umanistici ed è stato insignito di una laurea magistrale honoris causa in Conservazione dei beni culturali. La riflessione ospitata dal Suor Orsola, che sarà introdotta dal Rettore Lucio d’Alessandro, sarà dedicata al rapporto di Galasso con l’eredità di Benedetto Croce e con la cultura di Napoli e del Mezzogiorno con gli interventi di Vittoria Fiorelli, Gianluca Genovese, Emma Giammattei e Nunzio Ruggiero. La relazione conclusiva affidata a Paolo Mieli, giornalista, storico e opinionista, già direttore de “Il Corriere della Sera” e della Scuola di Giornalismo “Suor Orsola Benincasa”, che parlerà del lungo rapporto di Giuseppe Galasso con il Corriere della Sera di cui fu autorevole collaboratore.
“Si tratta di un’iniziativa dettata non solo dall’ammirazione per il grande storico, ma anche dalla considerazione dell’importanza del contributo da lui dato, con studi magistrali, alla conoscenza dell’opera di Croce”. Così Benedetta Craveri, presidente della Fondazione Biblioteca Benedetto Croce, sintetizza la genesi scientifica del convegno che sarà anche l’occasione per la presentazione, in anteprima nazionale, della prima Bibliografia degli scritti di Giuseppe Galasso, promossa anch’essa dalla Fondazione Biblioteca Benedetto Croce, curata da Luigi Mascilli Migliorini e pubblicata dalla casa editrice Bibliopolis.
Giuseppe Galasso (Napoli 1929-2018)
È stato professore di Storia medievale e moderna all’Università di Napoli Federico II dal 1966, quindi di Storia moderna all'Università Suor Orsola Benincasa. Si è occupato della politica italiana del Cinquecento e dell’età contemporanea, con particolare attenzione ai problemi del Mezzogiorno. Presidente della Società napoletana di storia patria (1980-2010), della Biennale di Venezia (1978-1983) , della Società Europea di Cultura (1982-1988) e socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei dal 1977.
Direttore della Storia d'Italia, edita dalla UTET (24 voll., 1976-95), tra le sue opere principali si ricordano: Mezzogiorno medievale e moderno (1965); Croce, Gramsci e altri storici (1969); Napoli spagnola dopo Masaniello (1972); Potere e istituzioni in Italia (1974); Il Mezzogiorno nella storia d'Italia (1977); L'Italia come problema storiografico (1979); L’altra Europa. Per una antropologia storica del Mezzogiorno d'Italia (1982); Croce e lo spirito del suo tempo (1990); Il Regno di Napoli. Il Mezzogiorno angioino e aragonese 1266-1492 (1992); Sicilia in Italia (1994); L'Italia moderna e l'unità nazionale (con L. Mascilli Migliorini, 1998); Storiografia e storici europei del Novecento (2016); Storia della storiografia italiana. Un profilo (2017). Curò la collana delle opere di Benedetto Croce stampate dall’editore Adelphi.
Iscrittosi al Partito repubblicano italiano sin dall’età di 16 anni, fu consigliere comunale a Napoli (1970-1993) e assessore alla Pubblica Istruzione (1970-1973). Eletto deputato per tre legislature (1983- 1994), in qualità di sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali e Ambientali nei governi Craxi fu promotore, tra l’altro, della “legge Galasso”, con la quale gran parte del territorio nazionale veniva sottoposto a ‘vincolo paesaggistico’ (legge 8 agosto 1985, n. 431).