Le leggi contro la violenza di genere "ci sono, normativamente siamo a buon punto. La magistratura opera bene, il codice rosso funziona". Ma ciò che "manca è l'educazione al rispetto dei diritti dei soggetti cosiddetti deboli e il rispetto dell'uomo nei confronti della donna".
È quanto ha osservato il ministro della Giustizia Carlo Nordio a margine del convegno "Scenari giuridici e sociali della violenza di genere", organizzato dalla Corte d'Appello di Napoli e dalla Procura generale a Castel Capuano a Napoli. Il rispetto dell'altro, ha sottolineato Nordio, "non si impara a scuola, tanto meno leggendo i codici". "È una cosa che deve provenire dalle famiglie - ha incalzato -, perché il bambino elabora il suo software nel modo di comportarsi con le altre persone dai primi anni di vita". "Ognuno deve vedere nelle altre persone un fratello, un suo uguale - ha aggiunto -. E questa deve essere una sedimentazione psicologica cbe poi deve essere assistita dalla legge, cosí come è. Ma certamente non è la legge penale a poter risolvere questo problema".