Nasce a Napoli la Fabbrica Italiana dell'innovazione - La Stampa

Port&ShippingTech, Main Conference della Naples Shipping Week, è l’evento che in quindici anni ha dimostrato la propria posizione di leadership nel panorama degli appuntamenti internazionali dedicati alla logistica, allo shipping e più in generale allo sviluppo del sistema logistico-portuale.

Il Forum è dedicato al confronto tra professionisti sulle innovazioni tecnologiche d’avanguardia, orientate a favorire lo sviluppo del sistema logistico e marittimo.

Unica nel settore di riferimento, la manifestazione offre due giornate ricche di iniziative focalizzate allo sviluppo del business per le aziende.

La XVI edizione si è tenuta il 3 e 4 ottobre a Napoli presso il Centro Congressi della Stazione Marittima.

Il primo giorno di Port&ShippingTech 2024 ha superato ogni aspettativa in termini di affluenza; 850 partecipanti alla Stazione Marittima per le sette sessioni in programma il primo giorno. Il Tema del secondo giorno è stato la decarbinizzazione ed in particolare gli obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale. Best Paractise sulla progettazione e realizzazione di navi a zero emissioni la Norvegia con la partecipazione di una delegazione, composta da aziende e istituzioni, guidata dal S.E. Johan Vibe, Ambasciatore, Reale Ambasciata di Norvegia in foto sotto con il Vicepresidente della SMS Engineering Massimiliano Canestro durante il Green Ports&Shipping Summit del 4 ottobre.

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L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli ha patricinato il Green Ports&Shipping Summit ed un convegno sulla rivoluzione tecnologica nello shipping. La riduzione dell’impronta ambientale nella navigazione commerciale è da tempo in cima alla lista di priorità dell’ONU, attraverso l’Organizzazione Marittima Internazionale, e dell’Unione Europea. Il focus sono le emissioni di CO2. L’industria globale dello shipping ha imboccato la strada dei green corridors che coprono le principali rotte mondiali. Purtroppo il Mediterraneo è rimasto indietro, visto che l’unico green corridor in realizzazione è quello che va da Suez a Gibilterra, che non tocca gli scali europei. Urge che si arrivi ad una maggiore definizione delle linee di sviluppo nel campo della propulsione, delle opere marittime, delle infrastrutture portuali e retroportuali e delle normative tecniche. Le tecnologie ci sono e si rassicura che siano diverse. È chiaro che i percorsi per arrivare all’obiettivo di emissioni zero o neutrali passeranno quasi certamente da una gestione totale del ciclo energetico, a partire dalla generazione dei diversi vettori utilizzati a bordo delle navi. Contemporaneamente la riduzione dell’impatto ambientale non può limitarsi alle emissioni di CO2 . La riduzione delle emissioni inquinanti (zolfo, ma anche ossidi d’azoto) è sempre un obiettivo, mentre finalmente vanno a fruizione gli standard per la neutralizzazione degli effetti delle acque

di zavorra e si punta a una strategia complessiva di “leaving no trace”, dai rifiuti alla plastica.

Il Summit ha visto i seguenti main topics:

Main Topics:

L’evoluzione delle regole e le tempistiche IMO
Tassonomie europee e classificazione dei cluster tecnologici
Obiettivi europei per la neutralità carbonica
Decarbonizzazione: quali percorsi tecnologici nel breve e nel medio termine
Il sistema energetico e la decarbonizzazione dello shipping
Il vento come propulsore
Autoproduzione ed efficienza energetica dei porti
Elettrificazione portuale: dove serve la si faccia
Soluzioni non propulsive di efficienza energetica
La prossima tappa: acque di zavorra livello D2, normativa e soluzioni
Abbattimento dei rifiuti del trasporto marittimo e dei porti
Il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi, alla main conference della Naples Shipping Week, ha dichiarato: “L’intermodalità è strategica per il nostro Paese e deve essere omogenea sul territorio nazionale. Il Governo si sta adoperando per sostenere quelle realtà oggi in ritardo al fine di potenziare il sistema logistico, con flussi di merce costanti senza rallentamenti. Ciò significa aumentare la capacità degli scali per garantire un secondo pilastro logistico continentale nel Mediterraneo. Altro obiettivo è quello di avere una regia nazionale, per individuare obiettivi comuni per il sistema logistico italiano, con una condivisione di database e di linguaggi informatici e con uno scambio costante con l’estero. Credo che sia necessario rendere più autonome le autorità portuali anche perché oggi le strutture rigide non permettono innovazione in tempi brevi”.

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Sempre venerdì 4 ottobre c’è stato un convegno dal titolo Innovazione e start-up a cura di Fabbrica dell’Innovazione e Intesa Sanpaolo Innovation Center, dove sono intervenuti:

Fabrizio Monticelli, Presidente CDA, Fabbrica Italiana dell’Innovazione

Alessandro Balboni, Head of Innovation Business Development, Intesa Sanpaolo Innovation Center

Roberta Morelli, Research Development and Innovation Engineer, Next Geosolutions

Ruggiero Maffione, Data Processing and Reporting Manager, Next Geosolutions