Il PON Infrastrutture e Reti 2014-2020 si è rivelato uno strumento fondamentale per affrontare la sfida della riduzione delle perdite idriche, che vede l’Ente Idrico Campano in prima linea con 127 milioni di euro intercettati per 6 interventi di grande rilievo sul territorio. Abbiamo ospitato a Napoli stamattina un incontro sul tema “PON-IR: quello che abbiamo fatto”, che rientra nel ciclo di iniziative dell’Autorità di Gestione del PON-IR del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con lo scopo di fornire al territorio gli strumenti per valutare gli interventi realizzati e quelli in fase di ultimazione, entrando nel contesto specifico di ciascuna regione coinvolta.
Un momento importante di confronto con la partecipazione significativa del vicepresidente della Regione Campania, on. Fulvio Bonavitacola, dell’Autorità di Gestione del PON-IR, arch. Rita Taraschi, e di numerosi rappresentanti delle istituzioni ed esperti del settore, che hanno preso parte, a seguire, anche ad una tavola rotonda sul tema “La percezione del PON-IR in Campania”.
L’Ente Idrico Campano è costantemente impegnato per il risanamento della rete di distribuzione attraverso il programma React-Eu, che mira a riparare i danni sociali ed economici causati dalla pandemia e a preparare una ripresa verde, digitale e resiliente: per la prima volta dopo più di 50 anni, dunque, si realizza un percorso mirato a ripensare per intero l’apparato delle nostre reti idriche, mediante interventi di digitalizzazione, distrettualizzazione e riqualificazione per ridurre lo spreco d’acqua. Un percorso che ha prodotto risultati di straordinaria rilevanza, grazie alla sinergia costante con la Regione Campania e con l’Autorità di Gestione del PON-IR, e grazie al lavoro intenso del team dell’EIC, dei coordinatori degli Ambiti Distrettuali e dei gestori del Servizio Idrico Integrato.
Un lavoro che ha generato anche altri riscontri importanti per i territori. L’Osservatorio Permanente Utilizzi Idrici del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale, con particolare riferimento al Piano di Gestione Acque Ciclo 2021-2027, nel corso della seduta del 17 aprile 2024 ha rilevato che “allo stato, sull’intero territorio regionale non sono riscontrate o segnalate situazioni di significativa criticità in termini di disponibilità della risorsa idropotabile”. E lo scenario di severità idrica, ad oggi, risulta basso con tendenza a medio per i territori del distretti afferenti la Campania. La siccità, d’altra parte, rappresenta una sfida costante che le regioni italiane si trovano a fronteggiare soprattutto nei mesi estivi, ma il lavoro messo in campo dall’Ente Idrico Campano e dalla Regione Campania in questi anni ci ha consentito di scongiurare i rischi per il nostro territorio.
“Siamo partiti trovandoci dinanzi a dati allarmanti: nel 2018 il 54,82% della risorsa idrica risultava sprecato a causa anche di carenze infrastrutturali. - sottolinea Luca Mascolo, presidente dell’Ente Idrico Campano - Abbiamo messo in campo un piano per contrastare gli sprechi, che ci consentirà di abbattere del 50% la riduzione delle perdite idriche fino a proiettarci al 2025 con perdite che non superano il 27%. E già al termine del 2023 eravamo al 34%. Dinanzi agli scenari complessi che riguardano il cambiamento climatico e l'aumento della domanda di acqua, la Campania ha affrontato la tematica in maniera efficace e responsabile, attraverso un programma accurato di prevenzione delle emergenze. Una delle chiavi di questo percorso virtuoso è rappresentata dal piano messo in campo per la riduzione delle perdite idriche, attraverso gli ingenti finanziamenti intercettati dall’Ente Idrico Campano per una serie di interventi connessi alla digitalizzazione, manutenzione e riqualificazione della rete. Ci tengo in particolare a ringraziare il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola e l’arch. Rita Taraschi per la cooperazione quotidiana in questo percorso che abbiamo condiviso e continueremo a portare avanti senza sosta. Il nostro impegno costante verso la sostenibilità ha contribuito notevolmente a preservare e a valorizzare la risorsa idrica, con effetti straordinariamente positivi per i territori e per tutti i cittadini”.