“All’interno del nostro Corso di laurea in Scienze dei beni culturali resta indelebile il magistero di Renato De Fusco fino a pochi giorni orsono decano degli storici dell’architettura napoletana e grande maestro della storia del design che è stata anche la sua cattedra all’Università Suor Orsola Benincasa nei primi anni del duemila. Ai suoi studi nei prossimi giorni si richiameranno numerose delle nostre lezioni del Dipartimento di Scienze umanistiche per trasmettere il suo insegnamento anche ai più giovani”. Così sui canali social dell’Ateneo napoletano il Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro, ricorda Renato De Fusco, napoletano, classe 1929, professore emerito di Storia dell’Architettura all’Università degli Studi “Federico” II di Napoli.
“Sulle pagine del suo volume Storia dell’architettura contemporanea (Edizioni Laterza, Bari 1974; riedito sino al 2004 e tradotto anche in spagnolo per H. Blume Ediciones, Madrid), si sono formate intere generazioni di architetti italiani nelle aule della Facoltà di Architettura”, ricorda Pasquale Rossi, professore ordinario di Storia dell’architettura al Suor Orsola, dove preside il corso di laurea magistrale in Conservazione e restauro dei beni culturali. E proprio il professore Rossi evidenzia in De Fusco anche il tratto umano di “docente appassionato e carismatico sempre disponibile al dibattito e al confronto con gli allievi”.
Renato De Fusco è stata una personalità di riferimento assoluto dell’architettura napoletana e non solo. Dal 1964 ha fondato e diretto la rivista Selezione della critica d’arte contemporanea, dedicata all’architettura, al design e alla critica d’arte. Tra le sue tante pubblicazioni si ricordano Il floreale a Napoli, (1959); Errico Alvino, architetto e urbanista napoletano dell’800, (1962); Storia dell'arte contemporanea (1983); Storia del design (1985); Storia dell’arredamento (1985). Ed in particolare all’interno della prestigiosa collana UTET Storia dell’arte in Italia: L’architettura dell’Ottocento (1980); L’architettura del Cinquecento (1981); L’architettura del Quattrocento (1984).