COME TUTTE LE RAGAZZE LIBERE / di Tanja Sljivar regia Paola Rota  @TeatroNuovoNapoli 2024 | cheventi.it

Nel 2014 sette ragazze bosniache tra i tredici e i quindici anni rientrarono incinte da una gita scolastica a Sarajevo, e il fatto scatenò la rabbia dei genitori e dell’opinione pubblica. Da questa insolita notizia di cronaca prende spunto la drammaturgia di Come tutte le ragazze libere di Tanja Sljivar, in scena, da giovedì 1 febbraio 2024 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 4), al Teatro Nuovo di Napoli, per la regia di Paola Rota.

Presentato da Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, 369gradi e PAV nell’ambito di Fabulamundi Playwriting Europe, l’allestimento, che si avvale della traduzione di traduzione Manuela Orazi, costruisce per ognuna delle protagoniste uno spazio di racconto ambivalente: sembra che le ragazze siano disposte a raccontare tutto, tranne come è successo. Quella che mettono in atto è una sfida alle regole della società, una provocazione ai concetti canonici di famiglia e di patriarcato.

Le giovani, interpretate da Irene Petris, Simonetta Solder, Liliana Massari, Sofia Celentani,

Sara Mafodda, Martina Massaro, Sylvia Milton, Swami Rotolo, si raccontano in un linguaggio che mescola allo slang informale le riflessioni di un mondo adulto che si domanda dove inizia e dove finisce la libertà fisica e sessuale delle donne.

Sette ragazze di tredici anni, sette scene e sette monologhi fanno, così, da cornice tematica a un dramma in cui l’unica costante è l’inaffidabilità delle giovani quando si tratta di ricordi e dichiarazioni.

Riportano la loro versione dei fatti, ora con scene corali, ora con monologhi, condividendo segreti e riflettendo sulla condizione della donna, sul paradosso della maternità, sulla complessità dei desideri dell’adolescenza.

In uno spettacolo scevro da giudizi morali, ma interessato all’indagine e al racconto del sé, emerge prepotente la gabbia patriarcale in cui le protagoniste sono cresciute. Il ruolo degli uomini “complici” del fatto, nella vera vicenda come nel testo, non viene considerato, lasciando la colpa e la responsabilità di ogni intento e azione alle ragazze.

Una commedia che non vuole scandagliare il “come” e il “perché” del fatto, ma che intende mostrarci il tentativo di fuga e la piccola rivoluzione di un gruppo di sognatrici.

Il mistero aleggia denso su quest’opera teatrale che, con la sua necessità sfida le convenzioni della società, rendendo artefici di questa piccola rivoluzione culturale un gruppo di teenager.