di Gennaro Savio
Sull’isola d’Ischia, località tra le maglie nere a livello nazionale per incidenti mortali sulle strade, pedoni, automobilisti e scooteristi rischiano quotidianamente la vita a causa della totale anarchia che vige sulla nostra rete viaria.
E negli anni, purtroppo, non sono stati rari i casi in cui dei pedoni sono stati investiti e uccisi persino nel mentre attraversavano le strisce pedonali o nel mentre erano intenti a camminare sul marciapiede. Si tratta di una strage di innocenti che da decenni insanguina le strade isolane e che rischia di proseguire se non ci diamo tutti una regolata. Auto che sfrecciano all’impazzata, motorini che ti sorpassano sulla destra e incroci in cui non ci si ferma nonostante non si abbia la precedenza, sono solo alcuni dei comportamenti irresponsabili che alla guida spesso diventano consuetudine e che si vanno ad aggiungere alla carenza di controlli e a strade rese spesso pericolose dalla strafottenza delle amministrazioni comunali. Ma la cosa che in merito dimostra più di tutto il nostro grado di totale inciviltà, è la totale mancanza di rispetto dei pedoni da parte di automobilisti e scooteristi. Infatti si rischia la vita persino quando si attraversano le strade sulle strisce pedonali, in quella che per i pedoni, assieme ai marciapiedi, dovrebbe rappresentare la zona più sicura e che molte volte, invece, si rivela addirittura una trappola mortale. E per rendercene conto basta osservare qualche attraversamento pedonale dove capita che qualcuno non si fermi neppure se alzi il braccio per far segno che devi passare dall’altro lato della strada: assurdo! In questi giorni, ad esempio, in via Provinciale Panza a Forio, un ragazzino, così come mostrano foto e video, ha rischiato di essere investito sulle strisce pedonali sulle quali, tra l’altro, era anche parcheggiata un’auto. Il giovane visto che sulla sua sinistra non sopraggiungevano automobili, ha cominciato ad attraversare ma giunto al centro della strada, dall’altra parte della corsia, quasi come sulle strisce non ci fosse nessuno, i veicoli continuavano a transitare tranquillamente senza neppure rallentare. Prima una macchina, poi un’altra ed infine uno scooter che per poco non lo ha investito. La cosa triste è che la scena ripresa e fotografata non è un’eccezione. Anzi, è un classico, è quanto accade quasi sempre quando un pedone attraversa la strada. A questo punto da genitore mi chiedo: ma è possibile che dobbiamo avere il terrore anche quando i nostri figli attraversano la strada? Possibile che noi adulti anziché cittadini col minimo senso civico, continuiamo a comportarci come dei trogloditi di quelli che nelle epoche preistoriche abitavano le caverne? Vogliamo darci tutti una regolata o no? Possibile che guidiamo senza avere il minimo rispetto di quelle che sono le norme che regolano il codice della strada? Possibile che non ci rendiamo conto che potremmo investire un nostro stesso figlio? Possibile che la terribile morte di tanti ragazzi ed adulti sulla nostra Isola continui a non renderci più umani almeno alla guida?