MUSICA - "E che cè resta", il nuovo album di Nello Daniele

L’Appuntamento a partire dalle 18.30 del 19 dicembre prossimo è in via Santa Chiara 10C nella chiesa di San Francesco delle Monache,. L’incontro sarà moderato dal regista ed autore Giorgio Verdelli.

Sarà l’occasione per ascoltare dal vivo alcuni brani del nuovo progetto discografico del musicista partenopeo: 10 brani interamente scritti e suonati da Nello Daniele in maniera esclusivamente acustica. L’incontro sarà moderato dal regista ed autore Giorgio Verdelli. Un’opera che riporta Nello Daniele alle sue origini, dopo aver sperimentato in passato pop, funky e blues. Un riavvicinamento alla lingua madre dopo un periodo familiare e personale non facile: “Ora ho voglia di condividere con la gente le mie emozioni dopo alcuni anni non proprio facili da mandar giù. Diciamo che però in tutto questo tempo non mi sono fermato e ho cercato di perfezionare il suono della chitarra, la scrittura e il canto”.

Un vero viaggio musicale introspettivo, nel quale il musicista si racconta in un album che ha un filo conduttore preciso: il racconto di quei luoghi in cui è cresciuto, in quella Napoli del Centro storico, del Porto. “Mi sono aggrappato alle mie radici, a quelle strade dove sono cresciuto e diventato uomo”. Ma il disco non poteva che aprirsi con un omaggio al fratello Pino in ‘Suonava da Dio’, in cui parla di quel “ragioniere” che si è trovato “musichiere”. Ci sono i vicoli di Napoli e il mare in ‘Acqua salata’ (il cui videoclip porta la firma proprio di Giorgio Verdelli), in ‘E che cè resta’, in ‘Via Atri’ e ‘O capo do rione’; l’amore sotto diverse sfaccetature ne ‘Il tuo mondo’, ‘A verità’ e ‘O vient africano’; una versione più intima di ‘Sud scavame a fossa’ di Pino e un ricordo della grande tradizione folk di Pomigliano. E a tal proposito il brano verrà presentato live il 17 dicembre alle ore 20.00 proprio nella Sala Consigliere del Comune di Pomigliano alla presenza del Sindaco e dell’Assessore alla Cultura’; un momento d’ incontro per sottolineare e ribadire l’intenso connubio culturale dell’Artista con il territorio.