Il Complesso di Sant'Anna dei Lombardi diventa spazio aperto, accessibile a  tutti. - Gazzetta di Napoli

Il "Complesso Museale Sant'Anna dei Lombardi" abbatte tutte le barriere fisiche, cognitive e sensoriali, rispondendo, con il progetto Open heART Museum, a un avviso del Ministero della Cultura, posizionandosi terzo nella graduatoria delle proposte ammesse a finanziamento, suddivise per macroaree - MACROAREA SUD Musei e luoghi della cultura privati, e settimo a livello nazionale.

Alla presentazione di questo straordinario risultato, hanno partecipato Don Salvatore Fratellanza, Presidente del Comitato di Gestione delle Arciconfraternite Commissariate, Mario Sicignano, Presidente Cooperativa Sociale ParteNeapolis, Alberto D’Alessandro, già Direttore Consiglio d’Europa, Dino Angelaccio, Presidente di ITRIA Itinerari Turistico Religiosi Interculturali e Accessibili, Pete Kercher, Ambasciatore Design for All Europe, Giovanni Minucci, Coordinatore Progetto Tulipano Art Friendly, Elvira Sepe, Presidente ENS Napoli, Odette Mbuyi, Responsabile Accoglienza e Diritti Umani ITRIA, Luigi Carbone, Consigliere Comune di Napoli, Presidente Commissione cultura, turismo e attività produttive, Felice Casucci, Assessore al Turismo della Regione Campania, con la moderazione di Ambra Giglio, Vicepresidente Cooperativa Sociale ParteNeapolis e Cultural Manager del Complesso.

Il progetto Open heART Museum renderà possibile sperimentare la bellezza del "Museo Sant'Anna dei Lombardi" a tutte le persone, indipendentemente dalle loro caratteristiche fisiche, sensoriali, intellettive, anagrafiche, culturali, linguistiche e religiose.

Sono previste la progettazione e l’implementazione di una mappa tattile multisensoriale posizionata al centro della piazza antistante il museo. Le caratteristiche dei rilievi, dei pittogrammi e dei caratteri utilizzati la renderanno facilmente comprensibile anche da parte di persone con disabilità sensoriale di tipo visivo. I percorsi indicati, i pittogrammi, tutti i QrCode presenti, i punti cardinali e le scritte in nero su braille trasparente saranno in rilievo ed esplorabili tattilmente.

Ancora, la progettazione e l’implementazione di un innovativo percorso di valorizzazione multisensoriale del "Compianto" con le sue otto magnifiche sculture in terracotta realizzate dall’artista Guido Mazzoni, nel 1492, la realizzazione di innovative piattaforme a scomparsa per l’eliminazione di barriere fisiche e un percorso di visita destinato a persone con disabilità autistiche e/o altre disabilità cognitive.

<<La Regione Campania sin dalla sua Delibera 339 del luglio 2021 si è occupata di turismo e innovazione sociale in una logica di centralità della persona umana – ha dichiarato l’Assessore Casucci -. In questo quadro si colloca la meritevole iniziativa di ParteNeapolis e Confcooperative Cultura Turismo Sport Campania che premia l’inclusione come fattore culturale ancora prima che tecnico, in molte aree territoriali regionali stanno sorgendo iniziative che seguono questa linea di indirizzo>>.

<<La città di Napoli, negli ultimi anni, ha vissuto una fortissima rivalutazione in chiave turistica. Nel solco di un ambito che sta diventando una parte fondamentale della nostra economia e del modo di intendere la città che vogliamo, dobbiamo inserire ‘inclusività’ tra le parole chiave – ha affermato Luigi Carbone, Consigliere Comune di Napoli-. Il progetto di Sant’Anna è dunque un faro della città proprio in questo senso, nella scelta di essere aperto non ai più, ma proprio a tutti>>.

<<L’inclusione è uno degli obiettivi primari che ci poniamo, nell’opera di valorizzazione di un complesso importante come quello di Sant’Anna – spiega il Presidente del Comitato di Gestione delle Arciconfraternite Commissariate, il Sac. Salvatore Fratellanza -. Desideriamo che questo ‘gioiello d’arte’ inestimabile, assieme alla sua sagrestia, sia fruibile a tutti, senza distinzioni>>.

<<Open heART Museum migliorerà il posizionamento del Complesso all'interno del circuito turistico culturale mainstream del centro storico di Napoli, patrimonio Unesco, con una maggiore fruibilità del sito e dei suoi contenuti – spiega Mario Sicignano, Presidente Cooperativa Sociale ParteNeapolis che gestisce il complesso-. Fornirà una maggiore e più sicura accessibilità fisica, sensoriale e cognitiva del sito, attraverso il miglioramento dei sistemi di accesso esterno e delle condizioni generali di mobilità interna e di fruibilità, una maggiore corrispondenza dei servizi offerti dal museo agli standard di qualità definiti dall'Art. 30 della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità>>.

Dalla presentazione è inoltre partita la proposta di istituire una rete dei musei/istituti che hanno vinto un progetto sullo stesso avviso, per creare un circolo virtuoso di inclusività che unisca tutti i luoghi di cultura della Campania

Le azioni del progetto Open heART Museum in sintesi:

Accessibilità dall’esterno (sito web e contatti) ▪ Raggiungibilità e accesso ai percorsi e ai diversi servizi ▪ Percorsi orizzontali e verticali ▪ Percorsi museali ▪ Formazione specifica del personale su temi della disabilità - accessibilità e fruizione in collaborazione con Federico II di Napoli e Università Parthenope▪ Sicurezza ed emergenza ▪ Valorizzazione

Proponente: Cooperativa Sociale ParteNeapolis ente gestore dei servizi museali del Complesso 

Il Complesso e la sua gestione:

Il Complesso di Sant’Anna dei Lombardi si connota per essere un sito di gran rilievo culturale per le testimonianze artistiche che custodisce, riconducibili al Rinascimento toscano, rappresentando per questo una vera rarità nel panorama partenopeo che la elegge a luogo da inserire all’interno di tour ed itinerari turistici. Al contempo, Sant’Anna è sempre più oggetto d’interesse per la sua ulteriore destinazione d’uso, quale location per organizzare meeting di lavoro, convegni ed eventi culturali (esposizioni temporanee, reading letterari, performance artistiche, concerti, presentazioni di libri). Questa doppia valenza, oltre quella naturalmente dedicata al culto, la rendono spazio di aggregazione culturale e sociale e punto di riferimento per il territorio. Questo impone che, per la sua migliore fruizione e valorizzazione, diventi uno “spazio aperto a tutti”, esigenza che viene recepita nel suo piano di sviluppo che si pone tra i primi obiettivi da raggiungere l’accessibilità, intesa come superamento delle barriere architettoniche che ne limitano l’ingresso e la fruizione degli ambienti interni (rampe di scale d’accesso e dislivelli), ma anche come accessibilità al godimento del bene. Inoltre, Sant’Anna è gestita da una cooperativa sociale e la sua vocazione, che vede la persona al centro, impronta anche la gestione del bene culturale affidatole, anche nell’ottica della rete che abitualmente agisce ed in cui trova i suoi primi fruitori oltre che i suoi stakeholder.