Concerti a Posillipo. A Napoli “Suggestioni all'imbrunire”al Pausilypon. –  Agendaonline.it

La rassegna "Pausilypon – Suggestioni all'imbrunire", quest'anno prodotta e curata dall'associazione Il Canto di Virgilio con la direzione artistica di Carlo Faiello in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli e la Gaiola Onlus, volge al termine.

In programma:

Giovedì 9 settembre ore 18, 30

TROIANE, FIGLIE DI UN DIO MINORE?

Testo e regia di Iolanda Schioppi

Con: Iolanda Schioppi, Caterina Giugno, JosephaPangia, Roberta Capuano. Prodotto da Gabbianella Club

Lo spettacolo è la trasposizione in lingua napoletana da Troiane di Euripide.

Venerdì 10 settembre ore 18, 30

NAUAGHIA NAUFRAGIUM

di Rosario Diana

nomi ed epifanie dal dolore dei migranti

poema drammaturgico per due attori e un percussionista sulle sofferenze dei miugranti

Attore-lettore Andrea Renzi

Attrice-lettrice Silvia Ajelli

Percussionista Lucio Miele

Regia Rosario Diana

Aiuto regista Cerino Ruggero

Musiche di Lucio Miele

Con Patrocinio scientifico

Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno

Consiglio nazionale delle ricerche

ISPF-CNR

Sabato 11 settembre ore 18,30
PETITE OFFRANDE MUSICALE

NUOVA ORCHESTRA SCARLATTI
I Fiati della Nuova Orchestra Scarlatti

flauto Marilù Grieco, oboe Umberto D’Angelo, clarinetto Gaertano Russo

fagotto Francescopaolo Balestrieri, corno Luca Martingano
Musiche di Debussy, Britten, Stravinskij, Farkas, Rota, Ibert.

Tutti gli spettacoli si terranno nel rispetto delle norme anti Covid e prevedono (dal 6 agosto 2021) l'obbligo del Green pass o di un tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti il concerto o, ancora, la guarigione dal virus al massimo da 6 mesi. Obbligatoria la prenotazione: Domus Ars Centro di Cultura tel. 081.3425603 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

ingresso gratuito

 

TROIANE, FIGLIE DI UN DIO MINORE?

Uno spettacolo teatrale che dà voce alle donne e alla forza che scaturisce nel momento in cui si alleano. Prodotto da Gabbianella Club events, “Troiane, figlie di un Dio minore?”, lo spettacolo teatrale di Iolanda Schioppi. In scena Iolanda Schioppi e la sua compagnia. Musiche originali M* Pasquale Ruocco. Può l’amore di una donna mettere in pericolo le sorti di un intero popolo? ‘Troiane, figlie di un Dio minore?’, è la trasposizione in lingua napoletana da Troiane di Euripide. La storia delle troiane si inserisce nel presente in un loop potente e disarmante attraverso voci di donne, condannate per contrappasso ad un destino cieco e disilluso, accentuato da una fede in un Dio che non è più salda. La narrazione della leggendaria disfatta di Troia e la suggestiva performance artistica, tutta al femminile, pongono lo spettatore a riflettere su temi che continuano a perpetuarsi nei secoli: la guerra, l’amore, il diritto alla dignità umana. Temi che invitano a chiedersi qual è la linea di confine che definisce oggi i limiti di umanità. Elena interpretata dalla stessa autrice e regista, è la spartana, verso la quale le troiane, Ecuba, Andromaca e Cassandra,divenute vedove e bottino di guerra degli achei, puntano l’indice accusatore. Fil rouge della narrazione, è il racconto di una donna , che partecipa in maniera commovente alla disfatta del popolo troiano. Un abbraccio corale teso alla speranza farà riemergere l’intero genere umano dall’oblio poiché quando la tragedia è compiuta, la vita si impone ancora e ancora sulla morte. Arte e drammaturgia insieme alla musica elettronica del maestro Pasquale Ruocco che ne enfatizza la narrazione con spiccata sensibilità estetica e forte pathos, si fondono per dar vita ad un commovente viaggio nel tempo lì dove la tragedia greca rivive nel presente.

Nauaghìa naufragium

Nauaghìa naufragium è il tentativo di “mostrare” nei loro tratti tipici (tipici perché ahimè si ripetono) alcune forme di sofferenza patite dai migranti del nostro tempo. Il titolo – espresso nelle lingue delle due antiche culture greca e latina, evocate dal meraviglioso Parco Archeologico del Pausilypon – coniuga allusivamente il naufragio dei migranti con quello dell’Europa di fronte al fenomeno epocale delle migrazioni. Il testo (in corso di pubblicazione presso l’editore Ets di Pisa) è basato su vicende drammatiche realmente vissute e mette in campo una poesia pensata per essere eseguita, nel rispetto della destinazione originaria di ogni componimento in versi: il canto e la declamazione. Come in una sorta di oratorio laico, il poema si apre con un Introitus e si conclude con un Exitus: nel mezzo sedici epifanie (apparizioni) attraversate, come in un ostinato musicale, dall’elenco dei nomi di molte vittime delle migrazioni. Tali nomi, privati di cognome o prenome, diventano segni-suoni non più collegati a un singolo essere umano, ma evocatori del sacrificio di tanti altri migranti.