Attore, regista e interprete di personaggi noti al pubblico nazionale e internazionale, Marco D’Amore sarà il protagonista del format “Una serata al Nest con” domenica 1 marzo ore 21, per svelare alcuni aspetti di se e del proprio lavoro, del duro lavoro che necessita ogni grande carriera teatrale e cinematografica.
Di origini casertane, classe 1981, si è diplomato presso la “Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi” di Milano. A teatro è stato diretto da artisti come Toni Servillo, Andrea Renzi, Elena Bucci e Marco Sgrosso. Al cinema invece è diretto da Claudio Cupellini, (Una vita tranquilla, Alaska), Susanne Bier, (Love is all you need) e da Eduardo de Angelis (Perez). La consacrazione al grande pubblico arriva quando il regista Stefano Sollima lo sceglie per interpretare Ciro Di Marzio, l’Immortale in Gomorra-La serie. “Essere Ciro è stato difficile perché sapevamo di raccontare nella realtà e sapevamo di mettere le mani nel dolore della gente. Per quanto questi personaggi non esistano, sono comunque la somma di biografie reali che hanno macchiato di delitti il territorio nazionale e internazionale; io ho sentito la responsabilità di mettere in scena un personaggio che era stato il racconto atroce della vita contemporanea e che aveva lasciato tante ferite dietro di sé, e che nell’immaginario collettivo rappresenta qualcosa che si vuole tenere lontano”. Dopo la morte di Ciro nella terza stagione,Marco D’Amorenon abbandona Gomorra, ma si prepara al debutto dietro la macchina da presa, diventando così regista e interprete del film L’Immortale, spin-off della serie televisiva, campione di incassi e miglior film d’esordio del 2019.
Il format “Una serata al Nest con”, è ormai un appuntamento fisso all’interno della stagione teatrale. Rappresentano occasioni uniche e irripetibili, in cui gli attori di rilievo nazionale, incontrano il pubblico per raccontarsi, svelando aspetti insoliti di sè e del proprio lavoro. Attraverso un confronto aperto, una lezione spettacolo o piccola intervista, gli artisti scelgono di regalare momenti di vita e di teatro agli spettatori attenti e riconoscenti, portando avanti quell’atto di militanza culturale in cui il Nest crede sin dalla nascita del progetto.