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“Investire sui giovani della nostra Regione e sul nostro sistema universitario regionale può essere il vettore per contribuire a interrompere, e forse anche ad invertire almeno in alcuni segmenti, quella verticale Nord-Sud che ha sempre lo stesso verso”. Così Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa e vicepresidente della Crui, la Conferenza delle Università Italiane, ha commentato la firma del protocollo di intesa tra il Suor Orsola e la Regione Campania.

Quasi 4 milioni di euro in tre anni (con uno stanziamento annuo di 1 milione e 260mila euro) per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e monumentale dell’unica Università napoletana interamente ubicata nel perimetro del sito UNESCO centro storico di Napoli.

Dalla sede del Complesso di Santa Caterina da Siena, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, alla Cappella Pignatelli in Piazzetta Nilo, l’Università Suor Orsola Benincasa ha un patrimonio storico ed artistico fatto di musei, chiese, giardini, pinacoteche, biblioteche antiquarie, archivi storici, collezioni di sete, di spartiti musicali, di porcellane e di stampeaccumulato in oltre cinque secoli di storia ed in attesa del riconoscimento UNESCO come patrimonio dell’Umanità.

Un patrimonio su cui ha scelto di investire anche la Regione Campania perché, come ha spiegato il Governatore, Vincenzo De Luca, “la valorizzazione del patrimonio culturale del centro storico di Napoli e il rilancio del sistema universitario dell’intera Regione, attraverso una migliore utilizzazione delle risorse europee, possono e debbono rappresentare un pilastro dello sviluppo economico regionale dei prossimi anni anche e soprattutto per dare nuove occasioni occupazionali ai giovani campani incentivandoli a restare nel proprio territorio”.  

Dalla grotta immersiva di Procida al Museo di Capodimonte: i progetti per lo sviluppo del territorio regionale messi in campo dal Suor Orsola con il finanziamento della Regione Campania. 

In occasione della firma del nuovo protocollo l’Università Suor Orsola Benincasa ha anche presentato i primi risultati e i futuri sviluppi di alcuni progetti già messi in campo nell’ultimo triennio con la Regione Campania nel settore della ricerca, dell’istruzione e dello sviluppo del territorio. 

COMEDIANS, ad esempio, è una piattaforma web per lo storytelling multimediale che consente di esplorare storie interattive ed essere autori e spettatori delle storie in compresenza virtuale. Un progetto sviluppato in via sperimentale nella Grotta Immersiva realizzata a Procida, in uno degli antichi ricoveri per le barche. 

Lavora, invece, all’innovazione tecnologica della fruizione di uno dei grandi attrattori culturali della Campania (il Museo di Capodimonte) uno dei progetti del Cluster Tecnologico Nazionale TICHE (Technological Innovation in Cultural Heritage) guidato proprio dall’Università Suor Orsola che ha già aggregato ben 45 soggetti giuridici pubblici e privati costituendo una rete formata da ben 30 Università italiane (da Milano a Palermo), tre Distretti tecnologici regionali, alcuni dei più prestigiosi Centri di ricerca nazionali (dal CNR all’Enea) ed importanti imprese del Paese che operano nel settore dell’innovazione tecnologica. Un progetto di grande vocazione internazionale che parte da Napoli, si sviluppa anche attraverso il lavoro del Centro di Ricerca del Suor Orsola nella sede di Bruxelles e prova ad attrarre risorse e cervelli proprio a Napoli per perseguire quella inversione dellaverticale Nord-Sud auspicata dal Rettore d’Alessandro.