“Con Ugo Intini ci lascia un uomo che ha saputo declinare il socialismo nella modernità dei tempi che viviamo”. E’ il commosso saluto del segretario nazionale del Partito socialista italiano Enzo Maraio dopo avere appreso della morte dello storico esponente del partito, braccio destro di Bettino Craxi e sottosegretario agli Esteri del governo Amato dal 2000 al 2001 e del governo Prodi due come viceministro agli Affari Esteri dal 2006 al 2008.
Ugo Intini è stato “un punto di riferimento forte del partito, che ha attraversato la storia moderna dei socialisti italiani senza mai fare un passo indietro e senza mai abbassare lo sguardo, tenendo alti i valori e insegnando a ognuno di noi a confrontarci con la storia e il futuro del Psi, con grande senso critico e onestà intellettuale – ha proseguito il segretario Maraio - Un uomo d’altri tempi, frettolosamente spazzato via dalla politica, per quella sete di vendetta che ha animato i movimenti politici della seconda repubblica. Una risorsa invece preziosa che ci ha accompagnato per un lungo tragitto, fino a quando la malattia non ne ha rallentato la presenza, offrendomi sempre il suo punto di vista disinteressato e autorevole. Ricordo ancora la sua felicità quando riportammo in edicola l’Avanti!, il giornale del quale era stato direttore per tanto tempo. Per me e per i socialisti - ha concluso Maraio - resterà per sempre nel nostro pantheon, da Turati a Nenni a Pertini passando per Bettino Craxi. Ci mancheranno le sue parole, il suo sguardo lucido sull’attualità, la sua capacità di leggere la politica internazionale, il suo prezioso punto di vista che ci ha spinto spesso, ognuno di noi dirigenti, sulla strada giusta.
Insegnandoci, che prima di ogni altro cosa c’è il socialismo e nel socialismo trovare i valori per andare avanti.”