Stretta Agcom su influencer, Gianluca Spadoni ospite di SMRtv

«In caso venissero confermati i dazi USA sui prodotti italiani sarebbe un’occasione per dire stop alle vacanze in America e tornare a riscoprire la nostra splendida nazione. Al di là delle norme o direttive che arriveranno, si sta creando una condizione di antipatia crescente nei confronti degli Stati Uniti d’America.

Siamo cresciuti tutti in un mondo americanofilo, ma è chiaro che, se proseguirà questo atteggiamento, ci vorrà un attimo per far svanire definitivamente il “Sogno americano”. E non sarebbe neppure male secondo me visto che cambieranno le regole del gioco per quanto riguarda il commercio mondiale e per noi italiani giocarci la partita sul campo del turismo potrebbe essere la scelta giusta». Lo ha dichiarato Gianluca Spadoni, imprenditore e formatore nonché ideatore dell'Osservatorio "Evolution Forum Business School sulle PMI" su un panel di oltre 2000 micro e piccoli imprenditori (cioè con fatturato sino ad 1 milione di euro, e meno di 5 dipendenti). I dazi imposti dal Presidente Trump sui prodotti UE metteranno a dura prova tutto il mercato europeo e dovrebbero scattare il prossimo martedì 2 aprile. Il Tycoon ha annunciato che “potrebbe esserci una certa flessibilità”, ma le attività commerciali delle imprese UE potrebbero subire una svolta epocale. “Inevitabilmente i piccoli e medi imprenditori italiani ne soffriranno e, per quanto riguarda il lato psicologico, ne stanno già subendo le conseguenze. Per molti oggi c’è già una sensazione di paura che blocca le operazioni. L’economia, al contrario, viaggia alla velocità della fiducia. La paura ne è l’antitesi e porta a creare incertezza, confusione e in alcuni casi addirittura tensione. I dati che arrivano all’Osservatorio Evolution Forum Business School sulle PMI ci stanno dicendo che negozianti, retailer e produttori sono tutti fortemente preoccupati. Si tratta di coloro che hanno a che fare costantemente con il popolo che va ad acquistare. Questo loro stato d’animo unito al potere d’acquisto che è oggettivamente diminuito, è una combo perfetta per far sì che, anziché comprare determinati prodotti una volta ogni sei mesi, si compreranno una volta all’anno”, ha così commentato Gianluca Spadoni parlando del sentore delle nostre PMI. La regione Emilia Romagna da sola ha un export di 85 miliardi (dati relativi al 2023) ed è al secondo posto nella classifica delle regioni d’Italia dopo la Lombardia e i numeri stanno crescendo ulteriormente nonostante le pesanti alluvioni che hanno colpito questa terra negli ultimi mesi. “I dazi sicuramente non aiuteranno la mia regione, ma credo che quando ci troviamo di fronte a una grossa sfida da superare come più volte ha dimostrato l’essere umano, l’Italia e infine anche l’Emilia Romagna, si tiri fuori quel qualcosa in più che permette di farlo. Io sono quotidianamente a contatto con aziende di successo della nostra regione e posso dire che ci sono tantissimi esempi positivi da cui prendere spunto per andare avanti, dei veri e propri modelli di riferimento. Forse dovremmo renderci conto che le difficoltà polarizzano sempre di più i risultati e quindi quelle realtà che fino a ieri se la sono cavata da sole, inventandosi senza una strategia chiara, faranno più fatica; chi invece lavora da sempre aggregandosi, imparando, evolvendo grazie a competenze acquisite strada facendo, si rendono velocemente conto che essere piccoli non è un vantaggio e trovano delle condizioni per fare sistema ed uscirne al meglio”, ha chiuso l’imprenditore e formatore romagnolo Gianluca Spadoni, leader dell’Osservatorio Evolution Forum Business School sulle PMI.