di Clementina Leone
Quella del 1 maggio è una giornata universale per celebrare la festa dei lavoratori. Nasce con l'intento di ricordare l'impegno dei movimenti sindacali e gli obiettivi sociali ed economici raggiunti dopo lunghe battaglie.
Costituisce quindi non solo un giorno in cui riposarsi, ma anche in cui ricordare il passato. Sappiamo tutti che le italiane hanno un accesso paritario al lavoro da pochissimo tempo: fino ai ’60 erano escluse per legge da settori importanti come la magistratura, fino al 2003 non esisteva una donna prefetto. Inoltre, quel che spesso sfugge è che pure nei lavori manuali, dove da un secolo sono presenti in massa, le donne sono state storicamente considerate personale intermittente, in termini marxisti si direbbe «l’esercito industriale di riserva». Si chiamano quando serve, si rimandano a casa quando la necessità svanisce.Servivano durante le guerre mondiali, con gli uomini al fronte, e quindi furono fatte saldatrici, meccaniche, camioniste, operaie di ogni specializzazione. Con gli anni nulla è cambiato, visto che in ogni professione riescono a dare sempre al massimo il loro contributo. Uno tra i tanti mestieri dove in particolar modo ultimamente soprattutto hanno spiccato il volo è quello dei parrucchieri. In quasi tutte le civiltà i capelli sono sempre stati un simbolo di bellezza, femminilità e seduzione. Gli stessi inoltre, ci accompagnano per tutta la vita e possono rivelare il nostro stato d’animo: la decisione di cambiare taglio, per esempio, avviene spesso dopo un evento importante, come una separazione o la nascita di un bambino. I capelli sono quindi un formidabile mezzo d’espressione e lo specchio delle nostre trasformazioni. Difatti, se c’è una professione che incarna la perfetta unione tra arte e tecnica, è sicuramente quella dei parrucchieri. Questi artisti dei capelli non solo trasformano le chiome dei loro clienti, ma creano vere e proprie opere d’arte . Ogni volta che un cliente varca la soglia di un loro salone, porta con sé una storia, una personalità e un desiderio di cambiamento. Il parrucchiere non è solo un esperto tecnico, ma un vero e proprio artista. Ecco perchè può trasformare un taglio di capelli in una dichiarazione di stile, un colore in una forma d’arte e uno shampoo in un’esperienza rilassante. Carmen eccellente parrucchiera presso OSA HAIR in via Luigi Pirandello a Mercato San Severino in provincia di Salerno, insieme a tutto il resto dello staff, come solo i numeri uno sanno fare, attraverso il loro operato, in maniera magistrale, danno vita a vere e proprie "creazioni" di gran valore partendo dalla tecnica che, è la base su cui si costruisce il tutto. I parrucchieri devono padroneggiare una vasta gamma di competenze tecniche, dalla conoscenza dei prodotti chimici alla precisione delle forbici. La loro abilità nel tagliare, modellare e colorare i capelli richiede anni di formazione e pratica. Senza una solida base , l’arte non può sbocciare. Ci sono persone che scelgono di rimanere fedeli al colore che la natura ha donato loro per tutta la vita, senza sentire l’esigenza di un cambiamento, e chi invece continua a mutare, riflesso di una personalità eclettica, incontentabile, camaleontica, ma anche amante della novità, della sperimentazione, con un pizzico di follia. Non sempre il cambiamento del colore indica uno stato d’animo del momento o una scelta improvvisa dettata da un evento specifico, ma può rappresentare un modo di affermare la propria personalità al mondo, del resto, i capelli sono lo specchio dell’anima. Tutto questo, e molto altro ancora, deve far riflettere su quanto ogni tipo di lavoro vada sempre amato, rispettato e valorizzato perché collona portante di una società che guarda al futuro conservando solide basi.