Afànisi | Alessandro Paschitto/Ctrl+Alt+Canc - Milano/Napoli -

È uno spettacolo che sfida i limiti delle rappresentazioni teatrali convenzionali Afànisi scritto e diretto da Alessandro Paschitto, in scena da sabato 1 marzo 2025 alle ore 19.00 (in replica domenica 2) al Teatro Nuovo di Napoli, presentato dalla giovane e pluripremiata compagnia partenopea Ctrl+Alt+Canc.

L’originale allestimento, che vede in scena Raimonda Maraviglia, Alessandro Paschitto e Francesco Roccasecca, sfida il concetto stesso di teatro visivo, offrendo al pubblico un’esperienza completamente nuova, basata unicamente sulla partecipazione attiva e sull’interazione.

I tre attori s’impegnano in un dialogo non verbale con gli spettatori, incoraggiandoli a prendere parte attiva al processo creativo. Attraverso domande provocatorie, gli spettatori sono chiamati a riflettere e a partecipare, diventando parte integrante della performance stessa.

«L’epoca della società liquida – sottolinea Alessandro Paschitto - richiede un tentativo di ricomposizione, centrato sulla possibilità di riaprire una piazza di incontro. Il teatro può essere lo spazio ideale e offrire strumenti utili per questo scopo».

Attraverso il meccanismo della stimolazione di catene associative di immagini, i tre attori giocano con il pubblico, ridisegnando lo spazio scenico, ridefinendone ampiezze e confini. Chiedono agli spettatori una presenza attiva: stare comodamente appollaiati sulla propria poltrona non è possibile, ciascuno è chiamato a essere reale catalizzatore ed elemento necessario del dialogo non verbale, ricercato per l’intera durata dello spettacolo.

Afànisi è un invito alla partecipazione, che si gioca principalmente su un piano mentale, di pensiero. Gli attori invitano a voltarsi e osservarsi, cercando di attivare la propria immaginazione, non solo lasciandola andare a briglia sciolta, ma anche plasmandola sui volti di coloro che siedono in platea.

In Afànisi, la finzione in scena non è più credibile, ma attraverso l’interazione attiva degli spettatori, diventa una rappresentazione autentica. Lo spazio vuoto sul palco viene riempito dalla presenza degli spettatori, ognuno dei quali è chiamato a essere un catalizzatore reale e un elemento necessario per il dialogo in corso.

Questo gioco di co-creazione illumina la responsabilità individuale nella creazione di una comunità, mettendo in luce il potere della scelta e dell’interconnessione umana.