Oggi celebriamo la Pentecoste, il cui senso autentico ci viene offerto dall’immagine di Maria, chiamata ad essere amica di Dio. Maria lo è in maniera piena e particolare, commenta mons. Angelo Spinillo, “proprio per quella grazia che l'ha fatta venire al mondo senza le conseguenze del peccato originale, aperta già all'incontro con la misericordia di Dio”.
In Lei, aggiunge il vescovo di Aversa, “risplende il dono dello Spirito, che entra nella sua vita e come madre del figlio di Dio le permette di essere partecipe del mistero dell'incarnazione e della redenzione”.
Allo stesso modo, noi abbiamo la grazia di essere persone chiamate a vivere nella soggettività peculiare e nella pienezza dell’amicizia con Dio. “Perché questa amicizia sia vera, piena e libera da ogni condizionamento, il Signore ci dona il suo Spirito che ci trasforma, rendendoci amici, alleati, figli di Dio.
Ecco, la Pentecoste è la pienezza della rivelazione dell'amore del Padre per tutta l'umanità, una rivelazione che ci eleva alla dignità di figli, chiamandoci ad essere in piena amicizia e condivisione di bene con Lui”.