“Nun v’annammuràte” è il secondo album dei Suonno d’Ajere e prende il titolo dal brano originale Munno Cane dell’autore Toto Toralbo.
Ispirato alla famosissima storia di Filumena Marturano di Eduardo De Filippo, il brano è il racconto in prima persona di una delle tante Filumene della Napoli del dopoguerra, costretta a vendere il proprio corpo per sopravvivere. Il canto di una donna consapevole della sua scelta, determinata e innarrivabile,attrice consumata e tormentata per la sua condizione, ma anche desiderosa di vivere la sua giovinezza, torna ogni sera sulla strada come sotto i riflettori di un palcoscenico, per andare in scena ancora una volta. Una canzone d’amore che spiana la strada agli altri nove brani del disco perché d’amore si canti! L’amore è quello che i Suonno d’Ajere hanno per la canzone napoletana stessa.La lingua, le melodie, le espressioni, le vibrazionii che risiedono in essa sono ciò che emoziona costantemente il lavoro di Irene, Gian Marco e Marcello. Un sentimento che sa rivelarsi tormentato perchè si tocca qualcosa di sacro, delicato per la cura necessaria a trattare questa materia, spensierato per la capacità di portarti ovunque con la genialità di versi e musica. E’ un amore che spinge ad andare avanti, scrivendo nuove canzoni napoletane contemporanee, con la forte consapevolezza che la tradizione raccontata dai Suonno d’Ajere sa essere sempre attuale e universale.