Il 2024 entra nel vivo e l’Associazione culturale Kolibrì lo festeggia con un inizio speciale, che aprirà le celebrazioni del centenario della nascita di ALBERTO MANZI con un incontro in anteprima italiana: l’appuntamento dall’evocativo titolo «IO SONO L’ALTRO: impariamo ad imparare» si terrà mercoledì 17 gennaio sulla piattaforma Zoom (dalle 16.00 alle 18.00).
Testimone d’eccezione e ospite d’onore dell’incontro sarà ALESSANDRA FALCONI, responsabile del Centro Alberto Manzi e del Centro Zaffiria, capofila di un progetto nazionale per il Centenario di cui Kolibrì è partner, che racconterà la complessa e feconda esperienza antropologica, la scrittura poliedrica e l’attualità della lezione pedagogica del “maestro d’Italia” tra vecchi e nuovi Orzowei, anticipando alcune iniziative dell’anno di celebrazioni.
L’incontro di in-formazione e aggiornamento culturale «IO SONO L’ALTRO: impariamo ad imparare» è il primo dei tre appuntamenti iniziali dell’ormai collaudato per/corso di Reading Literacy creativa del progetto/premio IL MONDO SALVATO DAI RAGAZZINI 2024, ideato e curato da Kolibrì e giunto alla sua settima edizione, che riparte grazie al sostegno di BPER. Quest’anno il focus è sul tema «Ferite, feritoie & fughe fantastiche» che, dopo il contributo di Alessandra Falconi, sarà presentato per l’occasione dalla responsabile di Kolibrì DONATELLA TROTTA e dai suoi partner storici (Barbara Schiaffino di Andersen e Salvatore Guadagnuolo di Agita), con l’intervento di Lorena De Vita, referente BPER, e con un’anticipazione del programma e del “poker d’assi” di autori e libri vincitori del 2024. Tutti tasselli di un nuovo mosaico di approfondimenti e viaggi nella bibliodiversità per un’educazione alle letture e alle arti come esperienza condivisa, partecipata, trasformante e…gener/attiva. In un momento di grave emergenza educativa e giovanile.
L'evento del 17 gennaio inaugura il calendario 2024 del per/corso di formazione e aggiornamento culturale, pedagogico e sociale (con crediti formativi) che si concluderà a fine ottobre: come sempre, l’incontro sarà gratuito e aperto a insegnanti, educatori, formatori, bibliotecari, librai, autori, operatori culturali, teatrali, artistici, comunicatori sociali, studenti universitari, tirocinanti, genitori, semplici appassionati.
Per iscriversi (entro mercoledì 17 alle ore 10) e ricevere in tempo utile il link di partecipazione all’incontro, scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., specificando il proprio ruolo, indirizzo email valido e numero telefonico.
ALESSANDRA FALCONI, responsabile del Centro Alberto Manzi, fondatrice e coordinatrice del Centro Zaffiria di Rimini (che crea materiali didattici, app e videogiochi, risorse educative digitali, mostre e installazioni), si occupa di educazione ai media e alla creatività digitale. Dopo gli studi all’Università di Urbino (Scienze dell’informazione e della comunicazione) e un master in narratologia e media, grazie al Politecnico di Milano è Toydesigner, ovvero progetta giochi e materiale didattico in collaborazione con la casa editrice Erickson e con il marchio Italiantoy, da lei ideato. Atelierista Metodo Bruno Munari®, è stata inoltre ideatrice e responsabile del progetto nazionale #Esediventifarfalla (che pone arte e creatività al centro di una strategia di riduzione delle povertà educative), di #nodrugstobecool (per la prevenzione all’uso e spaccio di droga) e della sperimentazione educativa di SilenceHate. Ha formato e forma insegnanti e educatori in Giappone, Korea, Senegal e Europa. Con RaiScuola ha curato il ciclo di trasmissioni «Alberto Manzi. L’attualità di un maestro». Con Hervé Tullet cura il progetto di arte partecipata per famiglie, bambini e bambine, ragazzi e ragazze presso le sedi friulane di Lauco_Vinaio e Lauco_Val di Lauco con il progetto Terre d’incanti. Il suo motto? «Continuare a cercare la meraviglia nelle cose che facciamo, che incontriamo e che siamo, insieme». Perché, aggiunge, «Mi piace ideare nuovi atelier, installazioni per bambini e bambine, aree gioco che profumano d’arte e infanzia».