Il Vangelo di domenica 8 novembre 2020 commentato da don Benzi

XXXII DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Mt 25, 1-13 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio;

le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».

Commento di don Gigi Pini (1950-2023) 

“Vegliate…” Ci sarà ripetuto all’inizio d’ogni anno liturgico...all’inizio dell’Avvento, nel nostro "andare" verso il Natale…“Vegliate”... Deve essere quello lo stile del nostro camminare nella vita e, in altre parole, la nostra voglia di andare incontro a Lui, il Figlio che è venuto ad abitare in mezzo a noi per darci le “regole” che ci aiutino a vivere davvero i giorni della vita: le Beatitudini; l’Amare il Padre, gli altri e se stessi… Regole che sono scritte nel Vangelo e che domenica dopo domenica sono lette, spiegate e pregate per essere tradotte dentro al nostro tempo, dentro al nostro territorio. Tutta la mia vita vuole essere un andare incontro a Lui e, rimane quindi indispensabile avere una “lampada” che mi permetta di vedere dove mettere la testa e il cuore in questo mio “cammino”. Rimane quindi indispensabile avere “l’olio” che la tenga accesa…- e Lui, Gesù di Nazareth, sarà “quella lampada”; - e la sua Parola e i Sacramenti, che sono i “segni della Sua presenza”, saranno “quell’olio” che mi faranno stare legato a Lui e daranno sempre luce al mio andare nella vita. Sarà allora una questione di scelte, quale lampada e quale olio prenderò con me…e in pratica chi e che cosa metterò al centro del mio vivere: …il denaro? Il potere? Il successo? L’immagine… oppure ci metterò Lui? Gesù non mi lascerà mai da solo ma rispetterà fino in fondo la mia libertà di scegliere: tocca a me decidere e vivere.

Buon cammino e con Lui al centro sarà stupendo.