La samaritana al pozzo - Rifugiati di Pella

III^ DOMENICA DI QUARESIMA

Gv 4, 5-39 In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua.

Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?» Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua. Vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». Molti Samaritani di quella città credettero in lui.

Commento di don Gigi Pini

Gesù è di ritorno da un viaggio a Gerusalemme dove, nel tempio, aveva inveito duramente contro i giudei: “Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi, gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: “Portate via queste cose e non fate della casa di mio Padre un luogo di mercato”. (Gv 2, 13-16). Nel ritorno quindi verso la Galilea doveva per forza passare per la Samaria, territorio e persone ritenute di serie B. Probabilmente aveva ancora in testa quello che aveva visto nel tempio e la sua preoccupazione era di chiarire le cose, di ridare il giusto senso alla Religione…in altre parole recuperare la Fede! Nel tempio, ai Giudei, aveva detto: “Distruggete questo tempio ed io in tre giorni lo farò risorgere…” si riferiva alla sua di Risurrezione! Ai Giudei l’aveva detto in faccia e quelli non avevano capito nulla. Adesso sente di doverlo dire anche ai Samaritani: “Chi beve dell’acqua che io gli darò…diventerà in lui sorgente d’acqua viva per la vita eterna”. E alla perplessità della Samaritana sul Messia lui dice: “Sono io che ti parlo”. Viaggio decisivo allora quello di Gesù a Gerusalemme e quello del suo ritorno a casa, perché chiarisce con forza il senso della sua Missione e di conseguenza quello di chi lo vorrà seguire. Solo Lui cioè sarà “acqua” capace di togliere la tanta sete che nella vita ci prende: sete di giustizia, d’amore, di perdono, d’ascolto, di pace. Solo Lui…perché Lui sarà ed è il Risorto, lui è il Figlio di Dio. Anche per noi ci sarà il dono dello Spirito, Colui che ci condurrà e ci accompagnerà nei sentieri del vivere; lo Spirito che ci guiderà per non farci smarrire la strada e l’obiettivo della vita. Anche per noi quindi ci sarà “l’Acqua”. Tocca a noi decidere cosa fare, dove andare a “bere”: domenica dopo domenica, giorno dopo giorno, conversione dopo conversione! Tocca a noi non cadere nell’illusione e nel condizionamento di "bibite facili" e di “comodi distributori di bevande”! C’è solo un’acqua capace di toglierci la “sete” e di regalarci la vita; c’è solo un’acqua capace di farci sentire protagonisti positivi e veri dentro al nostro tempo. C’è solo Lui, “acqua viva per la vita eterna”! In questo momento difficile una preghiera particolare per tutti voi. Buona vita.