MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO
Lc 2, 16-21 In quel tempo i pastori andarono dunque in fretta e trovarono Maria, Giuseppe e il bambino che giaceva nella mangiatoia. Dopo aver veduto, riferirono quello che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si meravigliavano delle cose che i pastori dicevano loro.
Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose meditandole in cuor suo. I pastori poi se ne tornarono glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono passati gli otto giorni per circonciderlo, gli fu dato il nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo, prima di essere concepito nel grembo della madre..
Commento di don Gigi Pini
Capodanno. Tempo di meditazione? Tempo di silenzio quindi? Ma dove?!? Certo, anche noi non abbiamo nessun dubbio sul “dove andare”! Infatti, è una corsa pazzesca a prenotare ristoranti, alberghi, posti qualsiasi pur di andare a fare “veglione di capodanno”. Ma allora sappiamo come si fa a “vegliare”! Sì, lo sappiamo però a modo nostro e secondo i condizionamenti che, d’anno in anno, subiamo davvero volentieri. Qui non si tratta d’essere contro la “festa” (oltretutto il nostro è il Dio che vuole e ama la “festa”), e neppure contro la “festa di Capodanno”. Si tratta invece d’essere, e in maniera forte, contro la banalità e la superficialità di un qualcosa da fare perché oramai è di moda farla e perché porta “bene” per l’anno che verrà. Oramai siamo rintronati del tutto! Abbiamo venduto cervello e cuore, alla prima pubblicità che c’intriga e ci convince, abbiamo svenduto tutto alla "massa" e ci siamo persi ad inseguire fantasmi! Ma certo che va bene la festa…ma quando diventa un modo “intelligente” e simpatico per “stare insieme” e “ricaricare” le batterie spirituali per riprendere con più slancio il cammino “controcorrente”, il cammino che ogni tanto prevede il “silenzio della meditazione”. L’invito della Parola allora è quello di riprenderci in mano il “cuore”, riprendercelo per guardarci dentro e per ascoltare quel Gesù che ancora oggi parla ad ognuno di noi. Sono tante le parole e i suoni che ogni giorno ci fanno compagnia o c’infastidiscono, sono davvero tante e tanti con il rischio che la sua Parola sia soffocata, o perda di forza o sia messa completamente a tacere…Per questo è importante ritagliarci gli spazi ed i momenti del “meditare”, dello stare con Lui. La messa della domenica è uno di questi momenti e dopo, anche per noi, come lo è stato per i pastori, sarà il momento del “glorificare” e del “lodare”… sarà cioè il tempo della festa, anche della festa di Capodanno. Auguri e buon Anno! Sarà davvero un anno “buono” se lasciamo che la sua Parola entri e si fermi nel nostro cuore.