Cinque celebri parabole di Gesù - Cinque cose belle

III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO c Lc 1, 1-4; 4.14-21 Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.

In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’anno di grazia del Signore». Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

Commento di don Gigi Pini

Ragazzi, ci sono un sacco di buone notizie! Finalmente qualcosa che tira su il morale e ti mette addosso ad un desiderio grande di “esserci” dentro a quest’elenco di situazioni straordinarie. Felicità, libertà, vederci chiaro, star bene: e chi non vorrebbe esser dentro a queste quattro situazioni?...e dentro di tutte contemporaneamente? Non è un’offerta commerciale o una promozione turistica, non è neppure una pubblicità progresso o un programma elettorale...è semplicemente la missione di Uno che ha dato la vita, fino ad arrivare in cima al Calvario, e ha “battuto” la morte in modo definitivo. E’ la “missione” del Risorto, del Figlio che si è fatto uomo per accompagnarmi nella vita e motivarla. E chi non vorrebbe essere felice? ...Sentire di essere una persona libera? ...Vedere chiaro dove mettere i piedi nella storia? E chi non vorrebbe star bene davvero? Siamo tanto pazzi da non volerlo? Ci capita però di sbagliare i punti di riferimento e di ascoltare più facilmente chi ci promette facili autostrade, interessi zero, sconti e saldi su tutto...anche sulla fatica, sulla sofferenza, sulla vita. Lui, no! - Lui non ha voglia né il tempo per “prenderci in giro”. - Lui è il primo grande testimone di uno stile nuovo, quello di un Dio che si rifiuta di stare nel suo calmo e tranquillo Paradiso e decide di farsi Carne, sporcarsi di morte per poterla sconfiggere e regalarci la Vita. - Lui non ci imbroglia né ci prende in giro. - Lui la sua Croce se la carica sulle spalle e i chiodi rimarranno per sempre un segno della sua fedeltà alla Parola, all’Umanità tutta intera. - Lui non ci prende in giro e lo dirà chiaramente che le dimensioni nuove, le “grandi notizie” prevedono che ognuno si carichi della propria croce e gli vada dietro. Non sarà proprio una passeggiata ma varrà la pena di vivere la vita, finalmente. Buona vita...ma con Lui al centro. Un forte abbraccio. Ciao