Si è tenuta ieri, nell’Aula magna della Real Casa dell’Annunziata di Aversa, la tavola rotonda dal titolo "Prospettive per uno sviluppo umano e artificiale" con l’obiettivo di definire percorsi comuni per l’uso corretto delle Intelligenze Artificiali nella vita quotidiana e nel campo del lavoro.
La mattina del 6 marzo – che ha visto una grande partecipazione di studenti e di interessati all’argomento – è frutto della collaborazione tra l’Ufficio per i Problemi sociali e il Lavoro della Diocesi di Aversa, il Dipartimento di Ingegneria, la Consulta della Pastorale Universitaria, l’Associazione studentesca “Siamo Studenti” e «Guitmondo. Rivista di campi e metodi».
Alla tavola rotonda hanno discusso di “Tecnica e Umano: possibilità comuni per vivere e lavorare” i docenti dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” Beniamino Di Martino (ordinario di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni), Massimiliano Rak (associato di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni), Diego Matricano (associato di Economia e Gestione delle Imprese) con don Luca Peyron dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (docente di Teologia della Trasformazione digitale). A sottolineare l’importanza dell’incontro sono stati il direttore del Dipartimento di Ingegneria, Alessandro Mandolini, e il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, insieme con l’introduzione curata dal co-direttore scientifico di «Guitmondo» Giuseppe Pezzella. Presente il vice-direttore Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro, Angelo Cirillo, cui è spettato coordinare la tavola rotonda.
Mercoledì 6 marzo – ancora una volta quindi – la Città normanna ha partecipato al fermento e alla curiosità che inevitabilmente si sono concentrati intorno alla tecnologia del nostro presente. Alla Tavola rotonda "Prospettive per uno sviluppo umano e artificiale" il dialogare franco e generativo tra le discipline dell’Ingegneria e dell’Economia rappresentate dall’Ateneo campano con le Discipline teologali della Chiesa ha messo al centro dell’attenzione l’Uomo, artefice e principale destinatario di una trasformazione sociale radicale in cui è la tecnologia stessa ad avere capacità predittive.