Cedro del Libano nel cortile del comune di Marcianise non recuperabile |  Ciro Costagliola | Caffe' Procope | Agricoltura - Ambiente - In Evidenza

L’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Antonio Trombetta per far rivivere il centenario cedro del Libano che era ubicato nel cortile del Comune, abbattuto il mese scorso per prevenire potenziali gravi pericoli per la pubblica incolumità, ha pubblicato un avviso per acquisire le disponibilità degli artisti locali a realizzare opere d’arte lignee, utilizzando il tronco custodito in seguito alla rimozione, ispirati a personalità, avvenimenti, beni materiali e immateriali, rappresentativi della identità locale.


Possono partecipare alla manifestazione di interesse gli artisti, in forma singola o associata, gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, gli studi professionali di architettura, artigiani, laboratori artigianali, falegnamerie e altre associazioni senza scopo di lucro operanti nel settore artistico.
I progetti dovranno essere presentati in forma di elaborati grafici-bozzetti, a colori, con simulazione dell’installazione della scultura presso il cortile della casa comunale o nei parchi pubblici cittadini, con la descrizione anche tecnica della realizzazione dell'opera, eventuali trattamenti di finitura e in dimensioni idonee a rendere comprensibile il risultato estetico finale.
L’avviso in cui sono descritte le modalità per partecipare e il modello da utilizzare è scaricabile sul sito istituzionale del Comune di Marcianise collegandosi al link urly.it/3ych3 .
“La tutela e la valorizzazione dell’identità locale – ha commentato l’assessore alla Cultura, Lisa Froncillo – è tra le priorità della nostra Amministrazione. Per quanto concerne la rimozione del centenario cedro del Libano ci siamo trovati di fronte a una scelta sofferta e obbligata per scongiurare potenziali pericoli, dettata dall’esito della perizia redatta dall’agronomo incaricato dall’ufficio tecnico. Con questa manifestazione d’interesse abbiamo immaginato di lasciare un segno indelebile, coinvolgendo il più possibile la città, conservando, attraverso la sua trasformazione, un simbolo fortemente identificativo della nostra comunità”