Al Teatro Lendi, in via A. Volta 176 (strada provinciale Grumo Nevano-Sant’Arpino), arriva uno dei concerti più attesi della stagione. Venerdì 28 febbraio, alle 21, in palcoscenico ci sarà uno dei più grandi cantautori della panorama italiano: Eduardo De Crescenzo.
“Essenze jazz” più che il titolo di un concerto, è la definizione che Eduardo De Crescenzo darebbe oggi della sua musica. Crea, così, una biografia musicale emozionante, che attraversa il suo repertorio, ma anche tutte le esperienze musicali che l’hanno formato e che hanno disegnato la sua personalità artistica: le interpretazioni raffinate dei chansonniers italiani e napoletani, che a inizio del XX secolo s’ispirarono alla Francia, il ritmo serrato del vocalizzo scat, che scopriva nell’adolescenza nei locali americani sul porto di Napoli dove la sera si suonava il jazz, le suggestioni del Mediterraneo che lo ispirano dal mare o dai vicoli della sua città. Sono le caratteristiche di un mondo sonoro che si svela nel tempo, in un repertorio che raggiunge vette internazionali di popolarità con “Ancora”, “L’odore del mare”, “E la musica va”; la dimensione più intima e poetica con “Il racconto della sera” e “Sarà così”; ritmi serrati con “Foglia di the”, “La vita è un’altra”. Lo schema jazzistico consente alla melodia spazi inusuali; le improvvisazioni libere e geniali arrivano durante il concerto con naturalezza poetica e magistrale, estendono l’emozione del canto e fanno vibrare la platea dei concerti. In formazione una rosa di straordinari musicisti in dialogo continuo con la sua musica, a tratti assorti e quasi ammaliati da quella “voce strumento” che può tutto, a tratti protagonisti delle composizioni estemporanee personali e virtuose che si creano durante il concerto: Enzo Pietropaoli al contrabbasso; Marcello Di Leonardo alla batteria; Julian Oliver Mazzariello al pianoforte; Daniele Scannapieco al sassofono; Susanna Krasznai al violoncello; Eduardo De Crescenzo voce e fisarmonica. Dopo Eduardo De Crescenzo, a completare la rosa dei concerti fuori abbonamento sarà Franco Ricciardi, venerdì 13 marzo alle 21. Marzo si apre con Simone Schettino in “Se tocco il fondo sfondo”, scritto da Schettino e Vincenzo Coppola (dal 4 al 6 marzo: ore 21) e riserva un appuntamento con un pezzo importante della storia teatrale nazionale, dal 25 al 27 marzo (ore 21), con Peppe Barra in “Monsignore”, in scena con Patrizio Trampetti, scritto da Peppe Barra e Lamberto Lambertini, che ne cura anche la regia. Dall’1 al 3 aprile, alle 21, ci sono Lucio Pierri e Ida Rendano in “La scommessa”, scritto da Lello Marangio insieme a Pierri, a cui è affidata la regia. Chiude il cartellone “Verso il mito Edith Piaf”, con Francesca Marini e Massimo Masiello, in scena dal 15 al 17 aprile.