Un museo della chimica nell'ex fabbrica Siva dove Primo Levi lavorò come  chimico - La Stampa

Continua il ciclo conversazioni al Museo del Sannio: il prossimo 5 novembre (ore 16,30), presso l’auditorium del Museo del Sannio, ci sarà l’incontro con il prof. Antonio Saccone, già professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea nell’Università di Napoli Federico II, che terrà una relazione su “La chimica raccontata da Primo Levi”.

A renderlo noto sono Nino Lombardi, Presidente della Provincia di Benevento, e l’avv. Raffaele Del Vecchio, Amministratore Unico di Sannio Europa (Società in house providing della Provincia di Benevento che gestisce e promuove la Rete museale provinciale).

L’incontro rientra nell’ambito del progetto “Per i 150 anni del Museo del Sannio (1873-2023), curato dal professor Marcello Rotili (coordinatore scientifico del Museo del Sannio).

“L’esperienza intellettuale di Primo Levi – anticipa il professor Saccone - coniuga pratica tecnologica e pratica dello scrivere. Dal suo lavoro di chimico Levi ricava un vasto assortimento di metafore. La chimica che combina molecole trasmette sintesi e precisione a chi combina parole. La sua funzione di chiarezza contro l’oscurità del mondo, include, tuttavia, come nella vita, anche l’impuro, l’imprevedibile, fattori indispensabili di creativa innovazione”.

Ad aprire i lavori sarà il Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi insieme al professor Marcello Rotili.

  • ANTONIO SACCONE, già professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea nell’Università di Napoli Federico II, ha al suo attivo volumi su Bontempelli, Marinetti, Palazzeschi, Dossi, Ungaretti e altri fondamentali autori e questioni della letteratura italiana dell’Otto e del Novecento, oltre a centinaia di saggi, alcuni dei quali tradotti in lingua francese e inglese. Ha svolto, in qualità di visiting professor, corsi all’Università di Yale (New Haven, USA), oltre a conferenze e lezioni in numerose università italiane, europee e nordamericane. È membro del comitato direttivo di numerose riviste. È socio ordinario dell’Accademia di Archeologia Lettere e Belle arti.