“62 anni, passato da tossicodipendente, sembrerebbe, senza rapporti con la famiglia, evidentemente ha perso ogni speranza e si è impiccato nel pomeriggio nella sua cella della sezione isolamento della Casa Circondariale di Benevento. Sale così a 68 la tragica conta dei detenuti che si sono tolti la vita dall’inizio dell’anno, cui bisogna aggiungere 7 appartenenti alla Polizia penitenziaria”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Nelle carceri, ormai da tempo, vi è una palese situazione d’illegalità diffusa ed esse non possono neppure ambire ad assolvere alle funzioni loro assegnate dalla legge e, ancor prima, dalla Carta costituzionale. Evidentemente, tolgono ogni speranza e spesso, nostro malgrado, non solo ai detenuti, ma persino agli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria. Anche su questi ultimi, difatti, si riversano inevitabilmente tutte le deficienze del sistema, tanto che si trovano a dover scontare le pene dell’inferno per la sola colpa di essere al servizio dello Stato. Nonostante ciò, e a dispetto del diuturno sacrificio cui sono sottoposti, con turni di servizio di 12, 16, 18 e talvolta addirittura di 24 ore, non riescono a impedire queste morti e, non di rado, come detto, ne restano anche vittima”, prosegue il Segretario della UILPA PP.
“14.500 detenuti oltre i posti disponibili, 18mila unità mancanti alla polizia penitenziaria, carenze sanitarie, deficienze strutturali e approssimazione organizzativa richiedono interventi incisivi e di natura emergenziale. Auspichiamo che il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il Governo Meloni, dopo gli annunci pre-feriali, passino ai fatti e agli atti”, conclude De Fazio.