Lettera aperta al prefetto di Avellino Paola Spena. A scriverla è Antonio de Lieto, segretario generale nazionale del sindacato Fds (Federazione sicurezza e difesa):
“Signor Prefetto, giorni addietro mi sono recato al cimitero di Avellino per far visita ai defunti ed ho notato quanto di seguito: davanti all’ingresso principale del cimitero di Avellino si vedono chiaramente le condizioni delle colonne storiche di cui si allegano alcune foto, ove si rilevano esplicitamente le precarie condizioni delle stesse”.
“Le colonne cui trattasi a parere della Federazione Sicurezza e Difesa necessitano di tempestivi interventi finalizzati a fronteggiare qualsivoglia situazione di pericolo tenuto conto dell’elevato numero di persone che impegnano l’entrata del cimitero. Giova inoltre evidenziare che la costruzione del Cimitero di Avellino risale all’anno 1818. L’ingresso principale di cui trattasi, è fortemente danneggiato a seguito del sisma del 23 novembre 1980”.
“Si evidenziano altresì le modifiche apportate sulla via Cavour (carreggiata ristretta) vedasi aree riservate a parcheggio veicoli e pista ciclabile). Tale restringimento della carreggiata a giudizio dello scrivente, può creare eventuale pericolo quando si incrociano i veicoli in transito. A tal riguardo si richiama quanto in materia è stabilito dal Codice della Strada: ‘le aree destinate al parcheggio veicoli devono essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati, non ostacolino lo scorrimento del traffico’.
“In considerazione di quanto sopra argomentato viene spontaneo chiedersi se per la cura del patrimonio della nostra città si debba intervenire anche per le colonne storiche del cimitero le cui condizioni si commentano da sole”.