Lo storico Biasiori: «Ricordare l'Olocausto è fondamentale ma non basta  Bisogna capirlo perché non si ripeta» - Cultura e Spettacoli | l'Adige.it

Pregiudizio e fanatismo alimentarono lo sterminio nazista. Nessuno ha dimenticato: "STRACCI DI MEMORIA", non a caso, è il titolo del lavoro teatrale di Antonello De Rosa, in scena il 26-27 gennaio alle ore 21,00 e domenica 28 alle ore 19,00 al Teatro LA MENNOLA di via Salvatore Calenda – Salerno.

Lo spettacolo si concentra su una pagina taciuta, strappata dai libri di storia. Si chiama “Omocausto” quello inflitto a migliaia di omosessuali ai tempi dello sterminio nazista. Un amaro spaccato che il regista e drammaturgo Antonello De Rosa ha convertito in un suo nuovo lavoro. Lo sguardo sulle atrocità del nazismo e dei campi di sterminio si focalizza su donne, bambini ed omosessuali, i più vessati e condannati dai nazisti. Nei campi di concentramento venivano marchiati con un triangolo rosa cucito sulla divisa a righe: era il simbolo della debolezza della quale erano accusati e che è costata umiliazioni e torture, sperimentazioni pseudoscientifiche e, a circa 7mila di loro, la morte, incidendo del 60% sulla tragedia globale. La pièce teatrale è affidata, per volere di De Rosa ai suoi giovani attori : Peter Zobel, Simona Avallone, Soraya Vicinanza e Maria Russo.

La scena si divide in due campi: nel primo, femminile, c’è una donna che nasconde la propria gravidanza fasciando il ventre sempre di più. A tradirla non sarà la sua pancia ma un’altra deportata. E poi c’è l’altro campo, in cui si spezza il legame tra Thomas e Frank e toccherà a quest’ultimo assistere alla morte del primo che racconterà alla sua platea.

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