Venerdì 09 dicembre alle ore 19.00 al Museo Diocesano, ospite della sezione Scena Teatro Libri curata da Scena Teatro di Antonello De Rosa, Miriam Candurro, volto noto delle fiction più amate. Attrice partenopea di successo presenterà a Salerno il suo primo romanzo d’esordio per adulti “La Settima Stanza”.
Una serata evento che illuminerà attraverso la luce della cultura una serata imperdibile. La Candurro ha accettato, con grande gioia, l’invito del regista Antonello De Rosa, che ha voluto con tutte le forze la presenza dell’attrice a Salerno- “Cerco, insieme al mio team- dice De Rosa- di offrire sempre la qualità. Sono svariati anni che ho aperto la sezione dedicata ai libri all’interno di Scena Teatro. Ne sono orgoglioso”.
Dialogherà con l’autrice Pasquale Petrosino, ideatore di questa sezione- a leggere alcune pagine del libro della Candurro, gli allievi, attori della numerosissima accademia Scena Teatro. Ad aprire ancora una volta le porte dello scrigno artistico-il Museo Diocesano di Salerno- il direttore, don Luigi Aversa, che non sottrare mai la sua presenza ad eventi culturali di spessore.
TRAMA: una storia delicata e feroce al tempo stesso. Un romanzo in cui luce e ombra si fondono in modo magistrale per dare vita a personaggi indimenticabili.
Ci sono momenti che restano indelebili. È a questo che pensa Giovanni mentre percorre la litoranea che lo porta a casa. Una casa da cui vuole stare lontano e in cui non torna da vent’anni. Vent’anni di assenza, di silenzio, di sensi di colpa. Tutto è cominciato lì, a Villa Rosa, di fronte a un mare immenso e cristallino: una sera d’estate l’adolescente Giovanni, affacciato alla finestra della sua stanza, aveva visto una ragazza lottare tra le onde. Senza pensarci, era corso in spiaggia e si era buttato in acqua per salvarle la vita. Quel momento aveva cambiato tutto: Giovanni ancora non lo sapeva, ma il suo destino e quello della ragazza sarebbero stati inesorabilmente legati. Ora, mentre i cancelli di Villa Rosa si riaprono, i ricordi riaffiorano vividi, prepotenti, e Giovanni si trova a fare i conti con il passato e con un sentimento che, forse, non ha mai dimenticato.