Gianfranco Gallo in Quartieri spagnoli - teatro Trianon Viviani

La programmazione nei teatri del Circuito Teatro Pubblico Campano dal 5 a 11 dicembre 2022:

Teatro Lendi di Sant’Arpino (CE) 

Da lunedì 5 a giovedì 8 dicembre, ore 20.30 

Extra Libertà Live Tour “new edition”

scritto e diretto da Alessandro Siani

Libertà di pensiero, libertà di stampa libertà d'espressione, ma anche la libertà che ci è stata negata in questi ultimi tempi di covid. La libertà sarà il filo conduttore del nuovo spettacolo di Alessandro Siani che ritorna a calcare le scene con il suo nuovo stand up comedy, che arriva dopo il successo strepitoso del "Felicità tour".

In questo nuovo progetto live il dialogo con il pubblico diventerà fondamentale per affrontare argomenti come la convivenza forzata, il fenomeno serie tv, il potere dei social, la politica, l’attualità, la guerra e soprattutto la libertà di pensare e sognare un futuro migliore senza virologi, vaccini e mascherine in cui l’unico antidoto alla frustrazione dei nostri giorni possa essere una dose di gioia pura. La libertà di trascorrere una serata senza pensieri!

"Quest’anno celebro i 25 anni di carriera, anche se preferirei parlare di una vera e propria passione a tempo indeterminato, e non di lavoro, ho troppo rispetto per questa parola.

Il mio al massimo è un dopolavoro!”


Sala Pasolini di Salerno

Info 089662141

Martedì 6 dicembre, ore 21.00 

La cura dello sguardo di e con Franco Arminio 

Percorrendo l'Italia palmo a palmo, nella sua paziente auscultazione del mondo, già da tempo Franco Arminio registrava una epidemia in corso: quella dell'«autismo corale», che ci vede rinchiusi dietro i nostri piccoli schermi, impegnati in una comunicazione che ha perso ardore e vitalità.

In queste pagine il poeta torna a offrirci le sue parole come fiaccole per illuminare il presente, offrendo il suo stesso corpo come testimonianza, come repertorio di tentativi e rimedi: «Ho vanamente cercato la guarigione scrivendo.

La ferita è ancora qui. Con il tempo mi sono cresciuti dentro consigli che posso dare, piccoli precetti fatti in casa.» Le pagine di questo nuovo libro di Arminio sono fitte come gli scaffali di un antico speziale, allineano racconti visionari accanto a vere e proprie orazioni civili, che pongono domande e chiedono risposte con vibrante ostinazione.

La cura invocata passa sempre attraverso una lingua che si fa strumento di conoscenza, alla ricerca di una comunicazione, di un senso condiviso, di quella intima vicinanza della quale abbiamo tutti più che mai bisogno.


Teatro Ricciardi di Capua

Info 0823963874

Mercoledì 7 dicembre, ore 20.30 

Gianfranco Gallo in Quartieri Spagnoli 

Ritorna in scena il musical scritto, diretto e interpretato da Gianfranco Gallo, che ancora una volta, è pronto a riportare agli occhi dello spettatore una Napoli da favola dark, crudele e ironica, contraddittoria, appassionata, in cui la Camorra viene sconfitta dall’Amore.

Ed è così che, dopo il debutto di 25 anni fa, riprendono vita le storie di uomini e donne che diventano personaggi da Opera Pop, figure originali, nate dalla penna di Gianfranco, disegnate e posizionate sui "Quartieri Spagnoli”, un piccolo spazio che come dice l’autore, contiene la città intera.

Il musical conserva una forte attualità anche in questa ottava edizione, per il quadro in chiaroscuro che riesce a miscelare emozione, comicità, spunti di riflessione. 

Lo spettacolo che ha totalizzato, dal 1998, oltre 500 repliche e migliaia di spettatori è ispirato alla Lysistrata di Aristofane, al posto degli ateniesi e degli spartani ci sono due famiglie dei Quartieri Spagnoli.

Sullo sfondo, il mondo dei neomelodici e tutto ciò che gravita intorno. Per quanto riguarda lo stile drammaturgico dell’opera posso dire di aver volutamente mischiato le carte: echi di spettacolo leggero sullo sfondo di un destino da tragedia, momenti di commedia musicale pop inseriti in una struttura che sfugge alle definizioni.

I personaggi, dal protagonista “Tonino ‘ tedesco” al neomelodico Ciro California, al ridicolo impresario Franco Palermo, sono tutti delineati ed autonomi da poter uscire dal testo all’improvviso per fuggire in un teatro di varietà o sulla pedana di una sala da assoli, nel loro piccolo sono un po’ come quelli dell’Opera dei Mendicanti di John Gay o come i “tipi” del Teatro di Viviani per la loro libertà.

Le battute che gli ho messo in bocca sono sincere, scoperte, senza fronzoli, quasi pensate e dette come le parole di un popolo basso che ho voluto rappresentare. Ho messo in scena Napoli per quella che è: un amalgama di Bene e Male, di commedia e di tragedia, di sceneggiata e del più raffinato Kabaret.

Mai più attuale poi il tema della violenza sulle donne che nel mio spettacolo è quella che opprime le giovani dei “Quartieri Spagnoli”, violenza nella quale i loro stessi uomini nascono, vivono e costruiscono le loro vite sbagliate.

erto è che la cronaca ci dice altro, ci dice che le donne sono a volte i Boss, che hanno ruoli di comando nelle associazioni a delinquere e che forse sono più spietate degli uomini ed allora alle definizioni da poter dare alla mia Opera se ne aggiunge un’altra, quella di Favola”.


Teatro Diana di Nocera Inferiore - Giovedì 8 dicembre, ore 20.45 

Teatro La Provvidenza di Vallo Della Lucania - Venerdì 9 dicembre, ore 20.45 

Teatro Barone di Melito di Napoli - Sabato 10 dicembre, ore 20.45 

Teatro Minerva di Boscoreale - Domenica 11 dicembre, ore 18.30

Peppe Barra in  La cantata dei pastori

di Peppe Barra, Lamberto Lambertini con Lalla Esposito

Peppe Barra è riuscito a mantenere questo appuntamento rituale, questa rappresentazione popolare, per più di quaranta anni. Prima con Roberto De Simone, che l'aveva riscritta come spettacolo della Tradizione musicale Campana, poi con la madre Concetta Barra e Lamberto Lambertini, nei teatri d'Italia e d'Europa, infine da solo per tutti gli anni seguenti.

Peppe Barra, di nuovo insieme con Lamberto Lambertini, la ripropone quest'anno in una nuovissima edizione, per offrire all'affezionatissimo pubblico sorprese continue, colpi di scena imprevisti, risate irrefrenabili e lacrime di commozione.

Peppe indosserà l'amata maschera di Razzullo, pulcinellesco scrivano, mentre i panni di Sarchiapone li indosserà Lalla Esposito, ricomponendo così la coppia teatrale che ha riscosso tanto successo nella scorsa stagione, per reinventare le buffe vicissitudini dei due poveracci napoletani catapultati in Palestina, dalla fame il primo, dai suoi crimini il secondo, proprio nei giorni dello scontro titanico tra gli Angeli e i Demoni, mentre Maria e Giuseppe cercano un riparo per la nascita del Figlio di Dio.


 Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere - Venerdì 9 dicembre, ore 21.00 

Teatro delle Arti di Salerno - Sabato 10, ore 21.00, e domenica 11 dicembre, ore 18.30 

Mettici la mano di Maurizio de Giovanni

con Antonio Milo, Adriano Falivene, Elisabetta Mirra  

Dopo la lunga stagione dei teatri chiusi è una gioia poter annunciare il mio ritorno sulle tavole del palcoscenico. Un ritorno che segna anche una continuità artistica inedita per me: questo nuovo progetto nasce come una costola della saga de “Il commissario Ricciardi”, dopo il successo della serie televisiva a cui ho lavorato.

Dalla straordinaria e immaginifica penna di Maurizio de Giovanni, due tra i volti più colorati si staccheranno dalle vicende del filone corale del Commissario e torneranno a raccontarsi con il pubblico, ma questa volta dal vivo: il brigadiere Maione e il femminiello Bambinella. Due figure che non fatico a descrivere come “maschere”, unici tra i personaggi dei romanzi ad indossare un costume: uno con il rigore della divisa e l’altro con la leggerezza della femminilità travestita. La vicenda manterrà la sua ambientazione napoletana, città che continua amorevolmente a vivere nella mia esperienza, raccontata in un periodo temporale diverso da quello dei romanzi.

Qui troveremo una Napoli devastata dalle conseguenze del nazifascismo, martoriata dagli allarmi e dai bombardamenti, ma mai priva di quella carica di umanità e di amore per la vita. Medesimi saranno i due attori che hanno interpretato la serie tv: Antonio Milo e Adriano Falivene.

Una garanzia artistica in equilibrio tra dramma e commedia che sicuramente restituirà al pubblico la gioia di ritornare in platea. La novità è Elisabetta Mirra nel ruolo di Melina, straordinario sguardo sul sacrificio femminile di quell’epoca. Medesimi saranno anche i reparti artistici che mi affiancheranno in questa nuova avventura: chi ha amato i romanzi e la fiction ritroverà la stessa poetica e lo stesso divertimento. A completare la magia ci saranno le musiche di Marco Zurzolo. Aggiungo il piacere e l’orgoglio di collaborare con il teatro Diana, un’istituzione nella storia del teatro napoletano.

Alessandro D’Alatri


Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei 

Da venerdì 9 a domenica 11 dicembre

(feriali ore 20.30, festivi ore 18.15)

 Lina Sastri in "Eduardo mio Maestro di vita e di palcoscenico"

ideazione drammaturgica e regia Lina Sastri. 

Spettacolo in parole, musica e poesia che racconta il “Mio Eduardo” attraverso i miei ricordi personali della sua conoscenza in teatro e nella vita.

L’uomo Eduardo attraverso lettere, poesie e qualche citazione delle sue opere.

Il tutto accompagnato dalla musica.

Che lui molto amava.