Coronavirus. Il grido disperato di un operaio lucano: Posso infettare i  miei cari. Non sacrificateci in nome del Dio denaro - Basilicata24 
“Nel rinnovo contrattuale del 2016 abbiamo puntato sul welfare integrativo, dalla previdenza all’assistenza sanitaria, sulla formazione e altre importanti tematiche innovative rinunciando agli aumenti salariali. Lo abbiamo fatto già quattro anni fa, prima delle dichiarazioni di Bonomi.
Ma ora l’aumento dei salari è fondamentale e imprescindibile perché di solo welfare non si può vivere e bisogna garantire la dignità e il futuro dei lavoratori e del Paese”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm, al termine dell’incontro a Torino con i delegati e rappresentanti territoriali Uilm del Piemonte e Valle D’Aosta. Federmeccanica e Confindustria, oltre ad essere contrari agli aumenti salariali - sottolinea il leader Uilm - vorrebbero mettere in discussione l’intero modello di contrattazione nazionale. Non permetteremo mai una giungla del mondo del lavoro e un ritorno al passato con l’arretramento dei diritti dei lavoratori”. “Questo rinnovo contrattuale non deve essere politicizzato con un intervento del Governo - aggiunge - i Ministri si dovrebbero interessare di risolvere le centinaia di crisi industriali che rischiano di far perdere decine di migliaia di posti di lavoro”.  “Siamo disposti a sacrificare, nuovamente, gli aumenti salariali a una condizione: nessun licenziamento nei prossimi tre anni” continua. “Dal rinnovo dei metalmeccanici dipende quello di 10 milioni di lavoratori che hanno il contratto scaduto - prosegue - Federmeccanica e Confindustria hanno una grande responsabilità nei confronti di tutto il Paese e del suo futuro”. “Vogliamo tornare a discutere ma senza pregiudiziali e partendo dalle nostre proposte - conclude - Non accetteremo mai una società in cui chi lavora è povero e non riesce a mantenere per sé e la propria famiglia un livello di vita dignitoso”.