L'immagine può contenere: 3 persone, persone in piedi, folla e spazio all'aperto

«Dopo anni di affossamento dei servizi territoriali di salute mentale, De Luca inaugura ad Arzano una struttura riabilitativa psichiatrica da 40 posti, un luogo che ripropone la stessa logica del manicomio» lo afferma Giuliano Granato, portavoce di Potere al Popolo in Campania.

«La Campania è agli ultimi posti in Italia per fondi destinati alla salute mentale: poco più del 2% contro una media nazionale del 3,5% ed un fabbisogno reale del 5%. La crisi pandemica ha mostrato la necessità di investire su una medicina territoriale di comunità: per la salute mentale si chiedono, in tutto il Paese, investimenti per favorire l'autonomia delle persone fragili, sostenere i loro diritti all'abitare, al lavoro, alla cittadinanza. Qui in Campania, invece, il governatore ricandidato inaugura in piena campagna elettorale una struttura che per l’Asl, come hanno scritto nel loro comunicato, ha lo scopo di “isolare le persone dal loro contesto di vita”, predisponendo una capienza di 40 posti, aggirando, quindi, meschinamente, il limite dei 20 posti stabilito dalle Legge, differenziando le intensità degli interventi. Così facendo», prosegue l'esponente di Potere al Popolo, «si ripropongono luoghi di isolamento ed esclusione, si definiscono interventi che nulla hanno a che fare con la cura, ma puntano solo al contenimento del disagio, si rinnova quella tradizione di ergoterapia manicomiale che, tra laboratori di ceramica e pittura e fornitura di manodopera gratuita, nulla ha a che fare con i diritti al lavoro, al salario, al reinserimento socio lavorativo delle persone fragili. Il fatto» conclude Giuliano Granato, «è che a De Luca non importa nulla della salute e dei diritti delle persone con sofferenza psichica e delle loro famiglie, a lui interessava solo l'occasione per promettere qualche posto di lavoro per medici, psicologi, OSS e altre figure professionali: la solita propaganda elettorale priva di qualsiasi indicazione, chiarezza e trasparenza. Potere al popolo ha tutt’un’altra idea di salute mentale e diritti: partiamo dal rafforzamento dei servizi territoriali e delle équipe multidisciplinari che ci lavorano, e dal supporto dell'autonomia delle persone fragili, cui vanno garantiti i diritti di cittadinanza, innanzitutto al lavoro e all’abitare in piccoli appartamenti, anche utilizzando e rafforzando strumenti socio sanitari come i budget di salute, valorizzando le buone esperienze del terzo settore che da anni sperimentano nuove forme di economia sociale. Per noi di Potere al Popolo ad essere terapeutica è innanzitutto la libertà».