Sarà il palcoscenico del Teatro Sannazaro di Napoli a ospitare, martedì 1 luglio 2025 alle ore 21.00, nell’ambito del Campania Teatro Festival 2025, il debutto di Confusioni di Alan Ayckbourn, con Massimo de Matteo, Angela de Matteo, Luciano Giugliano, Stefania Remino e la partecipazione di Ernesto Lama, che daranno vita ad una galleria di personaggi tragicomici e teneramente smarriti.
Presentato da Associazione Culturale Nouveau Théâtre de Poche, l’allestimento si avvale dei costumi a cura di Chiara Aversano, le scene di Marianna Antonelli, le musiche eseguite al piano di Mariano Bellopede, per la regia di Peppe Miale.
Commedia dai toni multiformi, Confusioni è una delle opere più emblematiche del drammaturgo britannico, composta da cinque brevi atti unici, autonomi nella forma ma legati da personaggi ricorrenti che ritornano, attraversando scene, contesti e registri sempre differenti.
Scritta nel 1974, la pièce conserva un’attualità sorprendente grazie alla sua capacità di indagare le dinamiche interpersonali e familiari con ironia tagliente e una struttura drammaturgica originale.
Cinque sguardi diversi che esplorano, attraverso il filtro dell’assurdo, del grottesco, della farsa o del realismo, il tema dell’incomunicabilità e del progressivo isolamento dell’individuo nella società contemporanea.
Nel primo atto, Figura materna, una donna è intrappolata nel proprio ruolo di madre e non riesce più a vedere adulti intorno a sé. Tutti, indiscriminatamente, sono trattati come bambini.
In Al bar, il marito, in viaggio per lavoro, tenta, sospinto da un’euforia alcolica crescente, di sedurre una ragazza riluttante, incontrata in un bar anonimo di provincia.
Con Tra un boccone e l’altro, lo spettatore diventa complice di un cameriere silenzioso, osservando attraverso il suo punto di vista due violente liti coniugali, in un crescendo di frammentazione e sovrapposizione.
La festa di Gosforth è un’improbabile festa di campagna che scivola verso il disastro totale, mentre il suo ossessivo organizzatore tenta disperatamente di salvare le apparenze.
Chiude Due chiacchiere al parco, in cui cinque personaggi, ognuno immerso nel proprio monologo interiore, cercano un confronto senza riuscire a stabilire un vero contatto.
I personaggi che popolano Confusioni parlano, si sovrappongono, urlano, tacciono, ma non si ascoltano mai davvero. Una sordità emotiva, profonda e sistemica, che li isola, li condanna all’incomprensione e, in definitiva, alla solitudine.