Una spinta decisa al comparto dell’agro alimentare e alla piccola impresa in generale è arrivata dal numero uno nazionale di CNA Dario Costantini.
In occasione della sua visita al Tuttopizza di questa mattina alla mostra d’Oltremare il presidente nazionale della Confederazione degli artigiani ha toccato temi cruciali per le piccole imprese. Costantini, infatti, si è soffermato sulla sburocratizzazione che rappresenta un tema centrale nelle sfide di CNA.
«Troppo spesso gli artigiani e i piccoli imprenditori prima di partire con il loro lavoro sono costretti a fare i conti con la burocrazia - ha evidenziato - che li rallenta e li penalizza nella loro attività quotidiana». Altro aspetto rilevato è quello dell’accesso al credito che, per le piccole imprese «è spesso più complesso rispetto alle altre attività produttive».
Costantini ovviamente ha parlato della pizza che rappresenta un motore per il comparto dell’enogastronomia. «Da uno studio fatto da CNA - ha evidenziato - emerge che questo è un settore che attrae diversi giovani e dove, contrariamente ad altri comparti, non c’è il problema del ricambio generazionale che può comportare la scomparsa di alcuni mestieri». Costantini ha sottolineato come «uno dei punti di forza del settore pizza è rappresentata dalla filiera enogstronomica che, quando funziona, permette al comparto di ottenere grandi risultati e di rendere la pietanza uno dei simboli del nostro paese».
Ad accompagnare Costantini in questa sua visita a Napoli il presidente e il segretario di CNA Campania Nord Vincenzo Santo e Francesco Geremia.«La presenza del nostro presidente è il segno tangibile della vicinanza del nazionale al nostro comparto produttivo - ha evidenziato Santo - da Dario sono arrivate indicazioni importanti su questioni come accesso al credito e sburocratizzazioni che rappresentano sfide che CNA Campania Nord ha messo con forza da tempo sul tavolo anche con le istituzioni». «Il ragionamento della filiera - ha proseguito Geremia - deve essere un modello vincente da esportare un po’ in tutti i settori per consentire alla piccola impresa artigiana di ragionare ad ampio spettro e non per compartimenti. Come organizzazioni stiamo lavorando ad accompagnare questi processi che sono gli unici che garantiscono crescita e sviluppo».