Ospedale Pellegrini, riapre il pronto soccorso

Non si placano le aggressioni al personale sanitario e non presso i nosocomi del nostro Due giovani di 16 anni presumibilmente stranieri presso il pronto soccorso dell’Ospedale Pellegrini di Napoli dove si erano recati presumibilmente per farsi visitare, hanno aggredito le guardie giurate.

Parrebbe che i due giovani (minorenni) dopo essere stati dimessi,hanno iniziato a lanciare bottiglie e sassi contro le guardie giurate e contro la struttura ospedaliera. A seguito di ciò sono stati fermati dagli agenti del commissariato Montecalvario (NA). Successivamente denunciati per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato. Al riguardo i segretari generali Nazionale del LI.SI.PO. “Libero Sindacato di Polizia” – PNFD “Polizia Nuova Forza Democratica” Antonio de Lieto e Franco Picardi hanno dichiarato: A tal riguardo giova evidenziare che più volte gli scriventi hanno sollecitato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sula necessità di aprire presso Gli Ospedali del Nostro Paese i presidi di Polizia. Il 7 luglio 2023 il ministro dell’Interno provvedeva all’apertura di ben 6 presidi con personale della Polizia di Stato presso gli Ospedali: San Camillo, Policlinico Umberto primo, Sant'Andrea, Gemelli, Tor Vergata e San Giovanni di Roma. Giova altresì sottolineare che il ministro dell’Interno è stato sollecitato dal “Libero Sindacato di Polizia” LI.SI.PO. e dal PNFD “Polizia Nuova Forza Democratica” circa la necessità di provvedere all’apertura di presidi della Polizia di Stato presso i nosocomi di Napoli ed altre province della Campania, ove le aggressioni al personale medico e paramedico sono all’ordine del giorno. Peccato però che ad oggi il ministro Piantedosi ancora non ha provveduto. È altresì doveroso ricordare a lor signori che L’ITALIA NON È SOLO LA CAPITALE! Premesso quanto sopra il LI.SI.PO. ed il PNFD sollecitano per l’ennesima volta il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di intervenire ed attivare celermente i presidi di Polizia presso tutti gli Ospedali di Napoli ed altre province della Campania, ove vige l’emergenza continua ed il personale ivi operante è sempre più a rischio.