Blitz della Finanza, le mani della camorra sull'emergenza Covid ...

La Guardia di Finanza ha restato 7 persone appartenenti al clan camorristico dei Vanella-Grassi di Secondigliano, sono inoltre stati sequestrati beni per oltre 10 milioni di euro. Sembra che il gruppo criminale avesse cominciato ad investire nel business delle sanificazioni dei locali per l’emergenza sanitaria da coronavirus, oltre che nel settore immobiliare e in quello della vigilanza privata.

A dare le disposizioni sugli investimenti e sulle strategie criminali era il boss Antonio Mennetta che, nonostante la detenzione al 41bis, riusciva comunque a far arrivare i suoi ordini all’esterno del carcere. “La camorra fa affari dal carcere sul coronavirus, ora il ciclo è completo. Avevamo preannunciato che la camorra avrebbe cavalcato l’onda del virus e ci avrebbe tratto dei profitti, e così è stato. Il sistema economico camorristico trae benefici dalle emergenze, come è sempre stato, e si muove veloce perché loro non devono seguire la burocrazia. Per combattere i camorristi anche lo Stato deve essere veloce, senza impantanarsi nella burocrazia, deve essere rapido, deciso e aggressivo, così come lo sono loro. I boss sono potenti e decisivi anche dietro le sbarre, purtroppo, allora non bisogna certo facilitare loro la vita e renderli più forti concedendo i domiciliari con la scusa del coronavirus, altrimenti il nostro Paese sarà totalmente soggiogato dalla malavita organizzata, i boss devono restare in carcere ed essere controllati in modo costante e severo. Dobbiamo, invece, indebolirli i boss e i camorristi, con attacchi diretti e concreti, colpendo il loro sistema economico ripristinando un’economia legale. - sono state le parole del Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli.