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Coronavirus, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha denunciato l'aumento delle assenze dai posti di lavoro. Intervistato da Radio Crc, il primo cittadino ha spiegato: "Stiamo cercando di mettere in campo una serie di azioni che tendono a ridurre il contagio.

Abbiamo istituito un tavolo di monitoraggio, a cui partecipano i dirigenti competenti e i responsabili, a vari livelli, della salute della nostra città. Abbiamo adottato una prima misura, e cioè in programma straordinario di igienizzazione di tutte le scuole. Stamattina sarà emessa una direttiva che andrà nella direzione di attuare alcuni provvedimenti: tutti gli uffici, pubblici e privati, devono seguire programmi straordinari di igiene". Quindi ha aggiunto: "Non c'è nessun motivo di entrare in panico, il coronavirus è una forma particolarmente contagiosa di influenza. Abbiamo una mortalità del 2,5%, l'80% dei casi non va nemmeno in ospedale. Se non ci fosse stata una conoscenza mondiale del coronavirus, saremmo arrivati in primavera con la consapevolezza di un'influenza". Quindi De Magistris ha affermato: "Non ci troviamo dinanzi alla peste del terzo millennio. Anm? Molte persone non vogliono più andare a lavoro, quindi centinaia di persone non si sono presentate sulle linee ferroviarie. Milano sembra la Cina di qualche settimana fa. Tra uno o due mesi, se il panico non rientra, conteremo centinaia di disoccupati. Se le persone non vanno più a lavoro non si produce più. L'igienizzazione la imporremo a tutti". Quindi il sindaco ha concluso: "Se si crea il panico, vuol dire che siamo fuori controllo e non si sa più dove si potrebbe arrivare. La nostra città ha un ruolo geopolitico nazionale, e questo lo dimostra anche la venuta di Macron".