PIGLIATE NA PASTIGLIA: L'OBLIO. DA CAROSONE A SE MI LASCI TI CANCELLO, DA FB AL PROPRANOLOLO

enzo buonaNel Novembre 1957 Renato Carosone pubblica un 45 giri con al lato A 'A sunnambula, al lato B Pigliate na pastiglia, primo rap della storia italiana, un vero tormentone, che, anche i più giovani probabilmente conoscono. Era il consiglio che veniva dato ad un malcapitato che per le sue pene d’amore non riusciva più a dormire da 3 mesi, vagava in strada tutte le notti, triste e dimenticato. Carosone macchiettizzava così con quelle pastiglie, l’uso di psicofarmaci utili ad alleviare le sofferenze d’amore. Una canzone che ricorda Corazon espinado di Carlos Santana quando nelle prime parole, il soggetto dice che una certa donna lo sta ammazzando e ha ferito il suo cuore, e per quanto lui tenti di dimenticarla,la sua anima non vuole saperne.

Chi non ricorda allora uno film del 2004 “Se mi lasci ti cancello”, diretto da Michel Gondry, dal titolo originale, Eternal Sunshine of the Spotless Mind, film (da vedere) che potremmo definire un saggio di psicologia della memoria, di psicopatologia della depressione d'amore e da separazione, di filosofia del tempo? Una storia complicata ma bellissima di due innamorati, Joel (Jim Carrey) e Clementine (Kate Winslet), che, come capita a molte relazioni intense, fuoco e fiamme, poi si sgretola col tempo. La crisi porta Clementine a decidere di eliminare Joel dalla sua vita, rivolgendosi alla clinica Lacuna Inc. specializzata nel cancellare selettivamente i ricordi. Infuriato, anche Joel passa alla clinica per farsi togliere dalla testa quell’amore. Ma le cose però non andranno come previsto. I protagonisti si accorgeranno presto che non potranno e non vorranno dimenticare i bei momenti passati, senza i quali non sarebbero nemmeno più loro stessi. In psicanalisi, anche Sigmund Freud trattò questo aspetto nel corso delle sue ricerche, arrivando ad affermare che per quanto l’essere umano cerchi di eliminare ricordi o fatti spiacevoli dalla propria coscienza attraverso il meccanismo della rimozione, essi comunque si manifesteranno attraverso nevrosi o sogni.

Eternal Sunshine of the Spotless Mind riprende due citazioni: una di Nietzsche contenuta ne Al di là del bene e del male: “Beati gli smemorati perchè avranno la meglio sui loro errori” ed un verso del poema epistolare Eloisa to Abelard, del poeta inglese Alexander Pope nel XVIII secolo, in cui Eloisa cerca di liberarsi dei ricordi dolorosi della storia con Abelardo, mentre si ritira in convento. Quando nel 2004 Eternal Sunshine of the Spotless Mind uscì sugli schermi, la possibilità di cancellare i ricordi negativi sembrava fantascientifica. Oggi le cose sembrano cambiate. Pensiamo ad esempio ai social: moltissimi, con la tecnica del ghosting, eliminano alla fine della relazione ogni traccia del passato, tagliando i ponti con il passato, pensando che eliminando l’ex dai social, questa persona scomparirà anche nella vita quotidiana e quindi i ricordi si affievoliranno. Scenari virtuali veloci ed innocui, che però riflettono le difficoltà comunicative nell’essere umano mentre invece bisognerebbe imparare ad affrontare i problemi di persona, incontrando faccia a faccia l’altra persona per dirle “non ti amo più” , “non mi interessi” o “non ti voglio nella mia vita per questi motivi”.

Facebook, o quindi anche Instagram, Twitter, Whatsapp, Telegram, Pinterest, Youtube, ecc...però, non sono l'unica strada per non soffrire. Molte ricerche scientifiche, dopo aver individuato i neuroni responsabili di custodire i brutti ricordi, ritengono possibile che una psicoterapia abbinata alla assunzione di betabloccanti (ad esempio il Propranololo), avrebbe effetti benefici nei ricordi negativi (anche se il farmaco, sembra, allevierebbe solo l’aspetto emotivo del ricordo). Problemi anche bioetici. Ma se cancellare dalla mente qualcuno che hai amato può essere semplice, come si fa a cacciarlo via dal tuo cuore? Ed inoltre, anche dimenticando tutto, momenti brutti e belli, tutti gli errori, le decisioni, giuste o sbagliate che siano state, dimenticare come ci si è procurati quel dolore risolve veramente qualcosa? E che cosa comporterebbe a livello della persona la cancellazione di una parte della sua vita? Resettare la memoria potrebbe davvero far vivere meglio? E che fine farebbero i file cancellati dal cervello? Cancellare equivarrebbe ad essere felici?

*docente di marketing turistico e local development