Il governo potrà vincere la pandemia solo se Draghi cambierà idea in  materia economica - Il Fatto Quotidiano

L' arca di Noè, offerta dal governo Draghi ai partiti delle ex maggioranze dei governi Conte, non è bastata a tacitare la crisi profonda, che attraversa i maggiori partiti, usciti dalle urne del 2018, con la conferma della loro definitiva crisi di identità, di progetto, di contenuti e di prospettive, a fronte di una crisi sanitaria, economica e sociale che devasta, attanaglia e stritola il nostro paese. In particolare, preoccupano il mondo della piccola e media impresa, le convulsioni, la diaspora e la guerriglia in atto, che attraversano il M5S e il PD, i cui fragili propositi di alleanza organica non sono riusciti a coprire le contraddizioni e gli errori commessi, con il secondo governo Conte, a livello economico e di strategia sanitaria.

Ne sono testimonianza il ricorso, in articulo mortis, alla foglia di fico della leadership grillina, affidata a Giuseppe Conte, nonché le strumentali dimissioni di Zingaretti, finalizzate soltanto a conservare la propria doppia poltrona. Operazioni queste che provano quanto questo ceto politico, non più credibile, sia lontano anni luce dalla realtà drammatica delle famiglie italiane e delle imprese, dalla povertà dilagante e dagli imminenti fallimenti aziendali. Ci si augura che Draghi regga il timone con ulteriore fermezza, in mezzo a questi marosi partitici, di cui non si avvertiva proprio il bisogno. I timori tuttavia di contraccolpi negativi sull'azione del governo si sono purtroppo accresciuti". Lo dichiara, il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro.