Entro il 1948, la nuova Commissione delle Nazioni Unite per i Diritti Umani aveva ormai catturato l’attenzione del mondo. Sotto l’attiva presidenza di Eleanor Roosevelt (vedova del presidente Franklin Roosevelt, paladina dei diritti umani e delegata degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite) la Commissione decise di redigere il documento che divenne la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Eleanor Roosevelt, la sua ispiratrice, parlò della Dichiarazione come della “Magna Carta internazionale dell’intera umanità”. Essa fu adottata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948.
Nel preambolo e nell’Articolo 1, la Dichiarazione proclama inequivocabilmente i diritti innati di ogni essere umano: “La noncuranza e il disprezzo per i diritti umani hanno prodotto atti barbarici che hanno oltraggiato la coscienza dell’umanità, e l’avvento di un mondo dove gli esseri umani possono godere di libertà di parola e credo, libertà dalla paura e dalla povertà è stata proclamata come la più elevata aspirazione della gente comune... Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.”
Gli stati membri delle Nazioni Unite si impegnarono a lavorare insieme per promuovere i trenta articoli sui diritti umani che, per la prima volta nella storia, sono stati riuniti e codificati in un singolo documento. Di conseguenza, molti di questi diritti, in varie forme, fanno oggi parte delle leggi costituzionali delle nazioni democratiche.
Ma i sostenitori dei diritti umani concordano sul fatto che sessant’anni dopo la pubblicazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, essa rappresenti ancora un sogno più che una realtà. Ne esistono violazioni in ogni parte del mondo. Per esempio, il Rapporto Mondiale del 2009 di Amnesty International e di altre fonti indicano che gli individui sono:
Torturati o maltrattati in almeno 81 paesi
Affrontano processi iniqui in almeno 54 paesi
Limitati nella loro libertà di espressione in almeno 77 paesi
Donne e bambini in particolare, vengono emarginati in numerosi modi, la stampa non è libera in molte nazioni e chi dissente viene messo a tacere, troppo spesso in modo permanente. Anche se ci sono stati dei miglioramenti in questi sessant’anni, le violazioni dei diritti umani sono ancora oggi una piaga mondiale.
Per favorire l’informazione sulla situazione reale, i volontari di Gioventù per i Diritti Umani continuano ad organizzare webinar informativi per portare maggiore consapevolezza.
Venerdì 29 Gennaio alle ore 20:30 si incontreranno online per parlare dei 30 diritti fondamentali con un webinar dal titolo “La Storia dei Diritti Umani”, dove sarà presente come ospite Federica Mandro, del Comitato UNICEF della Provincia di Padova.
Per iscrizioni e per maggiori informazioni scrivi a gioventuperidirittiumaniitalia